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Cronaca Sassuolo / Via Francesco Ruini

Parte "Nascere a Sassuolo", Ostetricia preparerà i futuri genitori

Le ostetriche dell’Ospedale di Sassuolo incontreranno mamme e papà per raccontare come funziona il punto nascita e dare utili consigli per prepararsi al parto

Ostetricia apre le porte alle future mamme e ai futuri papà, lanciando un progetto, "Nascere a Sassuolo", che mira a preparare quei genitori che scelgono di portare a compimento la gravidanza presso l’Ospedale di Sassuolo. Le ostetriche dello spedale sassolese a partire da sabato 7 novembre, proseguendo così ogni primo sabato del mese, attiveranno dei corsi presso il “punto nascita “ dell’ospedale. L’obiettivo fondamentale di questa iniziativa è quello di fare in modo che i futuri genitori possano conoscere da vicino il mondo dell’ostetricia e che così possano anche porre eventuale domande per poter apprendere quanto c’è da sapere sulla gravidanza a cui stanno andando incontro. 

“Familiarizzare con i luoghi nei quali si affronterà un momento importante come il parto – spiega l’ostetrica Valeria Miselli, responsabile del progetto – pensiamo possa contribuire a tranquillizzare le future mamme, dando loro modo di conoscere le personeche le assisteranno durante il travaglio. Senza dimenticare di coinvolgere i papà, oggi sempre più partecipi durante l’evento. Chi lo desidera, quindi, può venire in ospedale già sabato 7 novembre. Avrà l’opportunità di conoscere le nostre sale parto, le stanze delle degenze e le diverse possibilità offerte dall’Unità Operativa in tema di parto e puerperio”. 

Ciò che ha spinto l’Ospedale di Sassuolo, e in particolare Maria Cristina Galassi, direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia,  per giungere a dare forma a questo progetto è l’idea che oggi più che mai le donne sentono il bisogno di avere una formazione generale relativamente all’esperienza a cui stanno per approcciarsi, ma non solo per quanto riguarda il parto in sé, ma anche domande apparentemente più semplice, come cosa portarsi in valigia prima di andare in ospedale, oppure come comportarsi alla comparsa delle prime contrazioni. “Questo dovrà essere – come appunto dichiara la Galassi – un momento di incontro che dia risposte utili e professionali ai futuri genitori”
 

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