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Cronaca

Tentata estorsione: patteggiano i due che minacciarono Serafino Cremonini

Lettere minatorie e telefonate, col tentativo di estorcere mezzo milione di euro al direttore commerciale dell'industria di lavorazione di carni Inalca, i due colpevoli hannno patteggiato una pena di due anni

Il quarantenne di Reggio Emilia e il cinquantatrenne di Serramazzoni che nel maggio scorso minacciarono Serafino Cremonini, direttore commerciale dell'industria di lavorazioni carni Inalca, tra le prime del settore in Italia, e figlio del fondatore Luigi, chiedendogli mezzo milione, hanno patteggiato entrambi una pena di due anni . I due, imprenditori ed ex soci di una ditta fallita di componentistica di Rubiera, nel Reggiano, hanno entrambi manifestato al Gup di Modena il proprio pentimento dicendo di essersi spinti a tanto trovandosi in difficoltà economiche. Cremonini, ricevute due lettere minatorie scritte al computer e una quindicina di telefonate, si era rivolto alla polizia e la squadra Mobile di Modena era riuscita a risalire agli autori della tentata estorsione, arrestandoli a Rubiera.

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