Muzzarelli a Lapam Confartigianato: "Patto per la crescita sostenibile"

Il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, ha ricevuto i vertici dell’associazione in occasione del “Mob Day” e ha rinnovato l’invito a individuare priorità condivise su cui lavorare “Siamo consapevoli della crisi e del fatto che, - spiega Muzzarelli -  affinché Modena torni a essere protagonista, dobbiamo individuare le priorità condivise sulle quali lavorare: dalla sfida della progettualità sui fondi europei alla lotta alla burocrazia, dalla manutenzione della città agli investimenti per creare opportunità di sviluppo e occupazione”.

PATTO MUZZARELLI - LAPAM. i vertici di Lapam Confartigianato in occasione del “Mob Day”, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha rinnovato l’invito alla condivisione di un vero e proprio “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva della città di Modena e del suo territorio” al quale si sta lavorando già da alcuni mesi con le associazioni economiche, i sindacati, la Camera di Commercio, gli istituti di credito locali e le diverse organizzazioni del sociale. All’incontro con il sindaco Muzzarelli era presente anche l’assessore alle Attività economiche Tommaso Rotella. La delegazione di Lapam Confartigianato era guidata dal presidente generale Erio Luigi Munari ed era composta dal segretario generale Carlo Alberto Rossi, dalla presidente della zona di Modena Silvia Manicardi e dal segretario della zona di Modena Mauro Mingotti.

I NUMERI DELLA LAPAM, TUTTI CON IL MENO DAVANTI. “Dopo sei anni di crisi – afferma Munari – la situazione è ormai drammatica. In provincia, dal giugno 2008 al giugno 2014, abbiamo perso 2310 imprese, il calo maggiore riguarda quelle manifatturiere (-977), del comparto costruzioni (-802), dei trasporti e logistica (-302), dell'agricoltura (-1.073), crescono commercio e servizi alle imprese, ma si tratta spesso di imprese 'fragili' e comunque con minor propensione ad assumere. La situazione è delicatissima, i posti di lavoro sfumano e per questo abbiamo chiesto ai sindaci di impegnarsi pensando alle tasse e imposte locali (troppo elevate) e alla semplificazione burocratica. I regolamenti vanno uniformati almeno tra comuni limitrofi, per evitare appesantimenti per le imprese. Questa è una riforma che, tra l'altro, non ha costi. Naturalmente nei singoli comuni si sono trattati anche temi specifici che riguardano il territorio”.