Piano licenziamenti di EDIS Modena. CGIL e lavoratori in protesta
La RSU della EDIS e la SLC-CGIL, mantengono ferme le posizioni condivise dai lavoratori e dalle lavoratrici, per una ridefinizione del piano industriale, con prospettive positive per la EDIS del futuro
Nel pomeriggio di ieri si è infatti svolto l'incontro tra la Direzione aziendale, la RSU e la SLC-CGIL, per discutere dell'annunciato piano di licenziamenti per 52 dipendenti, sui 92 complessivi. "La posizione dell'azienda, non è cambiata - spiega il sindacato - Tutto è stato confermato. L'azienda non vuole utilizzare ammortizzatori sociali, nonostante la disponibilità sindacale, non vuole rivedere il piano industriale, che riteniamo porterebbe allo sfacelo anche i pochi lavoratori che oggi conservano (conserverebbero) il posto di lavoro, non intendono aprire a soluzioni condivise per la gestione degli esuberi."
CGIL sostiene che per la famiglia Sinigaglia, i primi due scioperi contro l'azienda della trentennale storia della EDIS non hanno significato, nonostante l'adesione sostanzialmente totale dei dipendenti. Il destino dei lavoratori e delle lavoratrici (il personale è per la maggior parte composto di donne, molte con figli), non è un problema.
La RSU della EDIS e la SLC-CGIL, mantengono ferme le posizioni condivise dai lavoratori e dalle lavoratrici; ridefinizione del piano industriale, con prospettive positive per la EDIS del futuro. Ovvero, la riduzione sostanziale del numero degli esuberi, e gestione condivisa del piano, tenendo conto delle esigenze dei lavoratori; apertura di un programma di Cassa Integrazione Straordinaria, che limiti l'impatto sociale per il personale interessato.
"Il territorio modenese - conclude SCL-CGIL - già interessato da migliaia di licenziamenti negli ultimi anni, rischia di perdere un altro importante polo produttivo, che fino ad un paio di anni fa, costituiva un'eccellenza a livello nazionale. Non staremo fermi a guardare mentre la EDIS viene smantellata.
Le azioni di lotta e di protesta continueranno, in tutte le forme ed in tutte le sedi opportune, al fine di garantire un destino diverso ai lavoratori ed alle lavoratrici della EDIS di Modena."