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Cronaca Stadio Braglia / Piazza della Cittadella

“Pace ci piace”, la poesia dei bimbi modenesi dopo i fatti di Parigi

Il tema del terrorismo approda anche nelle classi dei bambini, come in quella della Cittadella, dove i figli di immigrati sono il 70% del totale. Ecco cosa hanno scritto...

Dal nostro cuore esce l'amore/Dal vostro invece poche parole: armi, cannoni, morte e terrore/che fanno piangere molte persone./Ora smettete di giocare alla guerra/Perchè fa male a tutta la Terra./La pace ci piace/Ci piace ci piace./Ascoltate i bambini/E stateci vicini". Recita cosi' una poesia scritta sulla scia dei fatti di Parigi dai bimbi della classe terza A della scuola primaria "Cittadella", di Modena. Gli insegnanti che li hanno affiancati nella stesura la definiscono "una scuola ad alta complessità", dove la percentuale di bambini provenienti da famiglie di recente immigrazione tocca il 70%. 

"Una scuola, in fin dei conti, bella anche per questo. I fatti di cronaca di questi ultimi giorni hanno toccato tutti, anche i bambini. E allora ne abbiamo parlato in classe, anche perchè era importante fornire le giuste informazioni in merito e tranquillizzare soprattutto i diversi bambini musulmani presenti nel gruppo", spiega ad esempio Eva Pigliapoco, una delle insegnanti della "Cittadella" e già consigliera di Quartiere per il Partito Democratico.

Posto allora che "le cose brutte si combattono facendo cose belle", la poesia è stata intitolata "La pace ci piace". Inizia cosi': "Non sparate!/Non ammazzate!/Non bombardate!/Prima pensate!/ Voi usate le munizioni/Per dare punizioni/Ma è meglio comunicare/Per la guerra fermare/Abbiamo bisogno di cura/E non di paura;/la nostra tristezza/oggi vi accarezza;/La nostra rabbia/Esce dalla gabbia;/quello che fate ci sembra ingiusto/e tutto cio' ci dà disgusto;/tanta gioia e felicità/farebbero bene a tutte le età".

(DIRE)

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