rotate-mobile
Cronaca

"Precariopoli-Modena città precaria": la parola ai lavoratori

Sono partiti due mesi di sensibilizzazione al tema del precariato; l'iniziativa più importante è quella di dare voce ai cittadini colpiti dal problema. Giuseppe: "Voglio combattere per abbattere l'omertà e la schiavitù"

Sono iniziati i due mesi di campagna di sensibilizzazione sull'abuso di lavoro precario. Così la CGIL di Modena, insieme al sindacato Commercio/Turismo/Servizi FILCAMS/CGIL e il sindacato lavoratori atipici NIdiL/CGIL di Modena hanno deciso di accendere i riflettori su questo tema che riguarda non soltanto i giovani e che sta assumendo a Modena proporzioni preoccupanti. Al fine di mettere al corrente tutti i cittadini sono stati aperti un sito internet e una pagina Facebook in cui è possibile interagire e raccogliere denunce di chi vive esperienze di lavoro precario e subisce la reiterazione dei cosiddetti rapporti di lavoro flessibile, spesso intrecciati con il lavoro nero. All'interno del sito, che sarà sempre aggiornato, è consultabile una mappa arricchita di bandierine sui luoghi cittadini del precariato.

Ma la campagna "Precariopoli-Modena città precaria" prevede anche altre iniziative dal volantinaggio nei punti strategici della città ad uno spettacolo teatrale che andrà in scena sabato 17 dicembre presso il Teatro dei Segni dal titolo "Morti di fame". L'obiettivo è di far suonare un campanello d'allarme sulla scomparsa del contratto di lavoro a tempo indeterminato e pieno e sulla grave situazione di giovani precari che non hanno la possibilità di programmare per sé e la propria famiglia un futuro dignitoso. "Meno di un lavoratore su dieci - ha spiegato Marzio Govoni, segretario provinciale sindacato commercio-servizi-turismo Filcams/Cgil Modena - viene assunto a tempo indeterminato. Non è un problema solo dei giovani ma anche di chi ha perso il lavoro e deve sopravvivere in una Provincia così costosa come la nostra".

"Nel prossimo anno - continua Govoni - più di 10 mila persone avranno un lavoro a chiamata, un dato che supera quello di tutte le altre città. Questo tipo di lavoro nasconde in realtà lavoro nero e irregolare, con buste paga senza valore. Questi 10 mila poi andranno ad aggiungersi ad almeno altri 20 mila già esistenti, soprattutto divisi tra bar, ristoranti e alberghi. Non è vero che precariato sia sinonimo di flessibilità, è solo un vantaggio perché un precario costa infinitamente meno del lavoratore a tempo indeterminato". A portare la propria testimonianza è stato Giuseppe Riccardo, quarantottenne precario che ha deciso di parlare: "Lavoravo dalle 7 alle 12 ore al Conad di Mirandola per 5 euro l'ora. Ero pagato per metà dal Conad stesso e per l'altra parte da un'azienda di nome Rapid. Assunto come stagista non ho ricevuto nessun tipo di formazione tanto da non saper fare altro che stare alla corsia dei prodotti chimici. Quando ho provato a lamentarmi - ha continuato Giuseppe - mi è stato detto che se non mi stava bene così mi avrebbero lasciato a casa. Io voglio combattere soprattutto per i miei figli per abbattere l'omertà che regna anche tra i miei colleghi e per abbattere questa schiavitù e sottomissione".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Precariopoli-Modena città precaria": la parola ai lavoratori

ModenaToday è in caricamento