Unione Universitaria in presidio davanti alla sede Er.Go.

Questa mattina Unione Universitaria ha organizzato un presidio davanti all'ufficio di Er.Go. a Modena, in accordo con le Udu di tutta l'Emilia Romagna, per chiedere spiegazioni sul caso delle borse di studio non concesse a numerosi aventi diritto extracomunitari. Così si sono riuniti in una trentina davanti all'ufficio in via Vignolese, con bandiere e alcune proposte per porre rimedio a questa situazione: elargire i 3 milioni di euro (550 mila euro a Modena) che, dati i tagli, non permetteranno a quel 3,9% di studenti di avere la loro borsa di studio e unificare le graduatorie, quindi non più dividendo italiani ed extracomunitari, applicando il solo criterio reddituale. "Secondo il buon senso - dice Cristiano Di Gioia, coordinatore di U.u. - si potrebbe anche porre rimedio ridimensionando di poche centinaia di euro le altre borse di studio in modo da coprire quella percentuale mancante".

Durante il presidio alcuni ragazzi sono riusciti a parlare con un dirigente di Er.Go. che ha spiegato dell'esistenza di un regolamento che permette ad ogni Ateneo di erogare borse di studio a 10 extracomunitari e si è detto interessato al tema invitando i ragazzi a continuare la protesta. Dopo il presidio simbolico, i ragazzi si sono avviati in corteo verso la Bsi, X-rum e 'I Gelsi' sventolando le bandiere e distribuendo i volantini informativi. "Questa situazione - conclude Cristiano Di Gioia - è preoccupante e colpisce soprattutto le matricole che, contando sulla borsa di studio e non avendo ancora avuto tempo di ambientarsi e magari di trovare un lavoro, saranno costrette a ritornare a casa".