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Cronaca Sassuolo

Processo per istigazione a odio razziale, comunità islamica parte civile

Nel 2009, il sassolese Stefano Gherardi fondò su Facebook un gruppo che, secondo l'accusa, istigava all'odio contro i musulmani. La comunità islamica di via Cavour è stata accettata come parte civile

Scrisse frasi pesanti su Facebook contro islamici e altre minoranze etniche, andrà a processo per istigazione all'odio razziale (la cosiddetta legge Mancino). Questo quanto accaduto ieri al sassolese Stefano Gherardi, simpatizzante leghista che, nell'autunno del 2009, salì all'onore delle cronache locali per diverse invettive contro chi nel distretto ceramico si prodigava per la concessione di uno spazio adibito a luogo di preghiera per i musulmani del posto. Nell'udienza preliminare di ieri al Tribunale di Modena, il giudice ha accettato la costituzione come parte civile dell'associazione Comunità Islamica di via Cavour (tutelata dallo studio legale Mario Marchiò). Fatto alquanto raro che un'associazione non riconosciuta venga accettata come parte lesa, Enrico Aimi, difensore di Gherardi, ha fatto opposizione evidenziando come il centro islamico non rappresentasse gli interessi dei fedeli sassolesi. Di ben altro avviso il giudice che, invece, ha ritenuto di ammettere la parte civile in quanto l'associazione sia parte direttamente interessata dalle invettive dell'imputato. Il processo con rito abbreviato avrà inizio il prossimo 12 giugno.

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