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Cronaca Madonnina / Via Marco Polo

Due donne rapinate in macchina, fermati nuovamente due baby-criminali alla Madonnina

Un maggiorenne e un minorenne intercettati dalla Polizia dopo una rapina in via Marco Polo. Il maggiore era già stato incriminato come membro della baby gang che aveva terrorizzato il quartiere, mentre il minore era fuggito da una comunità rubando l'auto poi utilizzata per il colpo

Intorno all'una della notte appena trascorsa si è verificata una rapina in via Marco Polo, zona Madonnina, che ha dato seguito ad una caccia all'uomo, culminata con il fermo di due giovanissimi criminali. Due donne hanno infatti avvertito il 112, spiegando che mentre erano ferme in auto a chiacchierare al termine di una serata trascorsa insieme, un giovane ragazzo con caratteristiche somatiche magrebine si è avvicinato da dietro al veicolo, ha aperto repentinamente la portiera posteriore sinistra e si è impossessato della borsa di una delle due malcapitate, contenente denaro, effetti personali e due smatphone. Il ladro si è poi dato alla fuga ed è salito a bordo di una Citroen C3 di colore rosso, posteggiata nelle vicinanze, dove lo attendeva un complice. I due giovani sono riusciti così a dileguarsi, facendo perdere le proprie tracce.

Tutte le pattuglie della Squadra Volante sul territorio sono state informate del fatto e si sono messe alla ricerca del veicolo dei fuggitivi fino a che un equipaggio, circa due ore dopo i fatti, è riuscita a intercettare la Citroen, parcheggiata in via Lorenzini. Anche grazie all’ausilio del sistema di geolocalizzazione dei telefoni rubati, la Polizia è infatti riuscita a restringere il campo di ricerca.

Sul posto gli agenti hanno intercettato e bloccato un minorenne nordafricano, trovato in possesso delle chiavi della stessa auto, nascoste nei boxer. Il giovane è risultato essere un tunisino, di anni 16, con precedenti di polizia specifici, fuggito nella giornata di ieri da una comunità per minori della provincia di Ravenna, dalla quale, con la complicità di altri due coetanei, dopo aver distratto il vigilante dell’istituto, era riuscito ad impossessarsi delle chiavi della vettura e a rubare il veicolo.

Mentre il 16enne veniva bloccato, uUn secondo ragazzo che si trovava nei pressi della vettura, alla vista della Polizia, si è dileguato nelle vie limitrofe, facendo perdere le tracce. In zona è poi stato sorpreso un terzo ragazzo, cittadino italiano 22enne di origini nordafricane, che era vestito esattamente come l’autore del furto della borsa alle due ragazze, che giunte sul posto hanno confermato essere l’autore del furto. I telefonini rubati sono per altro stati ritrovati sotto un tappettino dell'auto.

I due giovani sono stati quindi accompagnati in Questura, sottoposti a foto-segnalamento e ad accertamenti più approfonditi, dai quali è emerso che l’autovettura in questione era stata utilizzata anche per il furto di una borsa, sfociato poi in rapina, ad opera di un terzo ragazzo ai danni di una signora che in mattinata si trovava a bordo della propria auto presso la polisportiva Sacca. Sono in corso serrate indagini da parte della locale Squadra Mobile per accertare la complicità di quest’ultimo con i due ragazzi sorpresi nella nottata.

Il minore, riaccompagnato nella mattinata odierna presso l’istituto di Ravenna, dal quale era fuggito, su disposizione del PM presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, si era reso responsabile nei mesi scorsi di rapine e tentate rapine, aggravate con l’utilizzo di un coltello, ai danni di alcuni coetanei. Oltre alla denuncia, verrà adottato il provvedimento del foglio di via da questo centro.

Il maggiorenne, pluripregiudicato per diverse rapine, furti, spaccate in negozio, spaccio di sostanze stupefacenti, colpito recentemente da obbligo di dimora dal locale Tribunale e coinvolto nella recente indagine della locale Squadra Mobile sulla “baby gang” che aveva messo a a segno decine di colpi in città, è stato denunciato in stato di libertà per il furto dei due cellulari. Risulta anche destinatario della misura di prevenzione dell’avviso orale di questa Questura, al quale non si è attenuto. Alla luce di quanto sopra, questo ufficio, oltre a deferirlo per furto aggravato della borsa e dei telefoni cellulari richiederà all'Autorità Giudiziaria competente un aggravamento della misura di prevenzione.

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