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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rapporto Ecomafia: Modena male per il ciclo dei rifiuti

La nostra provincia è terza in Regione per le infrazioni accertate nel ciclo dei rifiuti: 33 il numero di casi, secondo solo a quello di Forlì-Cesena e Bologna. Nel 2010, 33 le persone denunciate e 12 i sequestri effettuati dalle Forze dell'Ordine

E’ uscito Ecomafia 2011, il rapporto annuale di Legambiente sull’illegalità ambientale nel nostro Paese. Nel termine ecomafia sono comprese numerose forme di illegalità: ciclo illegale di rifiuti, cemento, agromafia ma anche archeomafia ed illegalità nei confronti della fauna; queste piaghe determinano sottrazione di risorse naturali, danni ambientali, distorsioni dell’economia che non permettono alle imprese virtuose di crescere. 

CHE COSA E'? - Quando parliamo di ecomafia non possiamo più legarci allo stereotipo secondo il quale questo fenomeno sia legato unicamente al Sud del nostro Paese; si calcola infatti che Lombardia e Lazio stiano diventando punti strategici per la criminalità organizzata, nel traffico illecito dei rifiuti e nell’abusivismo edilizio.

MODENA - Per la "speciale" graduatoria del ciclo dei rifiuti, in provincia sono 33 le infrazioni accertate (0,6% di peso sul dato nazionale), 31 le persone denunciate e 14 i sequestri effettuati: tutti dati che consentono a Modena di piazzarsi al terzo posto assoluto in regione per l'alto numero di infrazioni. Premio di consolazione, invece, dalla classifica del ciclo del cemento: infatti, in provincia sono state accertate 7 infrazioni (0,1% di peso sul dato nazionale), 14 persone denunciate e nessun sequestro effettuato. Numeri che permettono il raggiungimento della settima piazza su nove province nella graduatoria regionale.

REGIONE - Da molti anni ormai l’Emilia è una delle mete predilette per gli investimenti con cui le mafie riciclano il denaro sporco. Fa parte a pieno titolo delle regioni del Centro Nord che sono state colonizzate dalle organizzazioni criminali, conquistate dalle cosche “emigrate” di camorra, ‘ndrangheta e mafia. Come in Liguria, Piemonte e Lombardia, dunque, anche in Emilia Romagna l’economia è ormai infiltrata dai variegati interessi dei boss. Ne parla ampiamente la relazione annuale della Direzione nazionale antimafia, che descrive una consolidata presenza delle imprese mafiose negli appalti, nelle speculazioni immobiliari, nel traffico illegale di rifiuti. Venendo ai dati delle forze dell’ordine, l’Emilia Romagna, con 219 infrazioni, 53 sequestri e 331 persone denunciate, è undicesima nella classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento, dodicesima per reati legati al ciclo dei rifiuti: 238 infrazioni, 300 persone denunciate, 101 sequestri giudiziari effettuati. Altro dato molto negativo per la nostra regione è quello dell’archeomafia: nella classifica italiana siamo al 5 posto , l’8,7% del totale.

ITALIA - Si calcola che nel 2010, il 10% del pil italiano sia stato costituito dal riciclaggio di capitali illeciti e l’evasione fiscale ha raggiunto la cifra di 50 miliardi. Nel 2010 le forze dell’ordine hanno accertato circa 6000 illeciti relativi al ciclo dei rifiuti (al primo posto Calabria seguita da Campania, Puglia e Sicilia), che spesso vengono spediti, tramite rotte illegali, dai nostri porti fino in Cina, per poi tornare, ancora tossici, nel nostro paese sottoforma di nuovi prodotti.

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