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Cronaca

Coop Estense non digerisce lo sciopero: “Immotivato e provocatorio”

Il colosso della grande distribuzione replica ai sindacati, giudicando inutile la proclamazione di 12 ore di sciopero. Coop giudica difficoltose le trattative per il contratto integrativo aziendale, ma si dice disponibile al dialogo

“Coop Estense non può che giudicare immotivata e inutilmente provocatoria la scelta delle organizzazioni sindacali di proclamare uno sciopero dei lavoratori. Organizzare una mobilitazione in un momento così delicato come quello che il Paese sta vivendo richiederebbe motivazioni forti e impellenti. Il Sindacato proclama 12 ore di sciopero con lo scopo di sollecitare Coop Estense a riconsiderare la riapertura delle trattative per il contratto aziendale. Non si capisce il ricorso a questa misura estrema, quando la cooperativa ha più volte dichiarato, ai Sindacati e pubblicamente, che è sua ferma e assoluta volontà arrivare alla costruzione di un nuovo contratto integrativo”.

É molto chiara la posizione assunta da Coop Estense dopo che le sigle sindacali hanno proclamato appunto 12 ore di sciopero per sollecitare l'approvazione di un nuovo integrativo aziendale. I vertici del colosso cooperativo avevano scritto una lettera alle segreterie sindacali, nelle quali si sottolineava come risultasse “difficoltoso procedere con questa trattativa mentre su un altro tavolo discutiamo il rinnovo del CCNL” e si rendeva tuttavia “disponibile senza riserve” a riavviare la trattativa sul CIA.

“Salvaguardare il bilancio dell’azienda e difendere il posto di lavoro dei dipendenti è in questo momento per Coop Estense la priorità. L’azienda – scrive Coop Estense – sta fronteggiando una crisi pesante senza far ricadere i suoi effetti sui lavoratori. Lo ha fatto senza una sola ora di cassa integrazione, difendendo tutti i posti di lavoro e creandone di nuovi, investendo nella formazione e nella crescita professionale dei dipendenti. Tutto questo mantenendo inalterati, senza interruzioni, i trattamenti economici e le norme che regolano l’organizzazione del lavoro così come erano sanciti dal vecchio contratto integrativo, decaduto nell’aprile scorso”.

Coop Estense, non vedendo alcuna utilità in questa iniziativa di lotta, crede infine che non sia questo il momento di “generare inutili tensioni all’interno della cooperativa, anche alla luce delle manifestazioni che occupano le cronache recenti e che hanno toccato anche l’impresa in prima persona”. Il riferimento è a quanto avvenuto in Puglia, dove le proteste dei lavoratori hanno visto anche episodi di violenza, che hanno costretto alla chiusura alcuni supermercati pugliesi di Andria, Barletta e Molfetta.  “Ci si aspettava dal Sindacato – che giustamente in Puglia ha preso le distanze da queste manifestazioni – un atteggiamento propositivo e utile alla costruzione di un clima sereno in vista della riapertura delle trattative per il contratto. Trattative che - conclude Coop – devono fondarsi innanzitutto sulla vera volontà di creare basi concrete per un positivo accordo”.

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