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Cronaca

Bellezza in tribunale, Miss Italia vince il ricorso contro il “clone” emiliano

Il giudice ha dato ragione a Patrizia Mirigliani nella causa che la vedeva opposta alla sua ex agente, Mirka Fochi, promotrice del contest “Bellezza Italiana” dopo la scissione. Fochi pronta al ricorso: “Solo il primo round, il match non è finito”

Ieri il Tribunale di Roma ha nuovamente bloccato lo svolgimento del concorso “Bellezza Italiana” e con l'emanazione di un provvedimento d'urgenza, ha inibito il prosieguo degli eventi del contest organizzato da Mirka Fochi, ex agente di Patrizia Mirigliani in Emilia-Romagna. Una vittoria per “miss Italia”, dunque, che aveva presentato un esposto per concorrenza sleale nei confronti del format nato lo scorso anno dopo l'empasse dello storico concorso di bellezza e la conseguente “scissione”. 

L'avvocato Pieremilio Sammarco che ha assistito la patron di Miss Italia, ha spiegato che il Tribunale di Roma ha riconosciuto il “rischio di confusione e la concorrenza sleale posta in essere dagli organizzatori di 'Bellezza Italiana' ed ha inibito a Mirka Fochi ed alla sua società l'uso della denominazione 'Bellezza Italiana' per organizzare concorsi analoghi a quelli di Miss Italia, e ciò con ogni mezzo, anche attraverso i siti Internet, in quanto marchio usato in concorrenza sleale con quello di Miss Italia. Inoltre, il Tribunale di Roma ha fissato una penale di 200 euro per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione del provvedimento inibitorio".

Mirka Fochi però non ci sta e annuncia l'impugnazione della sentenza da parte dei propri legali. “Bellezza Italiana  e un contest  attitudinale dedicato alle ragazze che dimostrano di avere Talento nel campo della Danza, Canto,Recitazione, Sport e Moda  e non è  basato solamente  sulla bellezza – contrattacca l'organizzatrice - Bellezza Italiana è nuovo e diverso, esce dallo stereotipo della Miss, assegna titoli come Fashion Attitude, Talento (ballo,recitazione,canto), International (ragazze straniere talentuose residenti sul territorio Italiano)”.

Una battaglia legale che si gioca anche su rivalità e dissidi personali, come la stessa organizzazione emiliana non rinuncia a sottolineare: “Non capiamo l’accanimento della Mirigliani verso Bellezza Italiana, forse perche Mirka Fochi è stata tanto amata dal padre Enzo, forse perché il contest  ha le finali a Salsomaggiore (sede storica per tanti anni del concorso di Enzo Mirigliani), forse perchè i Media cominciavano a dare risalto a Bellezza Italiana in quanto nuovo Talent Show al femminile, forse perché Mirka Fochi ha abbandonato Miss Italia dopo tanti anni di gestione in Emilia Romagna, abbandono dovuto anche ai costi improponibili e troppo alti per la concessione, visto la rinuncia della Rai, il momento di recessione e il sensibile di calo di domanda, tant’è che l’agenzia che gestisce adesso Miss Italia in Emilia Romagna,ha effettuato solo 5 manifestazioni contro le oltre 50 che nel 2014 sono state organizzate in regione”.

Insomma, la partita sembra tutt'altro che chiusa e la guerra dei concorsi di bellezza appena iniziata, con il rammarico degli amanti del genere, che dovranno forse rinunciare a godersi le tradizionali sfilate in passerella.

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