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Cronaca

Ricostruzione, per i beni culturali un lento ritorno alla normalità

I beni tutelati e il patrimonio artistico danneggiato dal sisma è oggetto di macchinose procedure di intervento della Direzione Regionale. Sono 1.289 i progetti, di cui solo il 20% è già in lavorazione

Gli edifici tutelati danneggiati dal sisma all’interno e fuori del cratere, e di qualunque proprietà, sono più di duemila. 1.289 sono i progetti pervenuti alla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna tra giugno 2012 e maggio 2014 (in ordine temporale, prima opere provvisionali, smontaggi di parti pericolanti, puntellature, cerchiature, messe in sicurezza di diverse entità; poi opere più ampie e complesse come riparazioni e miglioramenti sismici). Di questi, più del 75% ha ricevuto un parere tecnico positivo e quindi l’autorizzazione per i lavori, ai sensi dell’articolo 21 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, il 20% sono in lavorazione e circa il 5% è in lista di attesa.

Sono 74, infine, i progetti esaminati in sede di Commissione congiunta (istituita dal Commissario delegato per semplificazione delle procedure di approvazione dei progetti finanziati dal Programma) alla quale partecipano, ciascuno per le proprie competenze, la Direzione regionale per i beni culturali dell’Emilia-Romagna (aspetti riguardanti la tutela dei beni culturali) il Sevizio geologico, sismico e dei suoli della Regione (autorizzazione sismica) e gli uffici del commissario (per il finanziamento).

MESSA IN SICUREZZA - Sono stati 10 gli edifici tutelati messi in sicurezza dalla Direzione regionale con finanziamento della Protezione civile tramite ordinanze emanate dal commissario delegato per un importo complessivo di 3.461.693 euro. Sono, invece, 18 gli interventi in fase di progettazione da parte delle strutture del Mibact per riparazione e miglioramento sismico di Musei statali, Archivi di stato, chiese del demanio dello Stato e del Fondo edifici di culto, per un totale di 16 milioni previsti nel programma delle opere pubbliche e dei beni culturali del commissario delegato. Gli archivi di Stato di Ferrara e Modena hanno usufruito di lavori immediati che hanno permesso la parziale ripresa delle attività ai primi mesi del 2013. É oggi in piena attività il complesso cantiere che condurrà alla fine del 2014 alla riapertura della Galleria Estense di Modena.  

TERREFERME - Tutta questa mole di attività, l’estesissimo data base sui beni mobili ed immobili ordinato in un sistema di georeferenziazione tecnologicamente innovativo, il know how acquisito dai tecnici e dai funzionari ministeriali, viene raccolto ora in un progetto di documentazione che verrà presentato alla Triennale di Milano il 29 maggio prossimo con una mostra multimediale. La mostra che si avvale anche della partecipazione di diversi video artisti e fotografi che rendono ancora più ricco il racconto di quanto avvenuto nella “Bassa” pianura padana all’alba del 20 maggio del 2012, accoglie il visitatore in un ambiente immersivo ed avvolgente e propone 43 video narrazioni sulle caratteristiche del patrimonio culturale emiliano, sui danni che ha subito e sulle attività che sono state svolte per la sua tutela e per consentirne il recupero futuro.

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