Ordigni bellici, lo scorso anno 33 ritrovamenti in provincia
A 70 anni di distanza dal secondo conflitto mondiale resta alta l'attività di bonifica cui sono chiamati i reparti specializzati
Continua costante l’attività della Prefettura di Modena nella bonifica del territorio da ordigni bellici risalenti al secondo conflitto mondiale, rinvenuti con periodica regolarità in aree, soprattutto agricole o boschive, sia della zona collinare appenninica che nella pianura. A 70 anni di distanza dalla fine delle ostilità può sembrare strano, ma non va dimenticato che la provincia modenese è stata teatro di scontri e di combattimenti legati anche al fatto che la montagna era attraversato dalla “Linea gotica”, teatro di lunghe battaglie. Inoltre alcuni centri, tra cui la stessa città di Modena e alcune installazioni strategiche, sono state obiettivo di incursioni aeree.
Non deve quindi sorprendere che ancora oggi durante lavorazioni agricole o attività edilizie o stradali vengano ritrovati ordigni potenzialmente pericolosi. Lo sottolineano bene le statistiche dell'anno passato: nel 2015 infatti sono stati rinvenuti 33 ordigni, tra i quali, 10 bombe a mano di vario tipo, 5 granate e 18 proiettili da artiglieria leggera e pesante.
LA PROCEDURA - In tutti i casi la Prefettura, informata del ritrovamento, dispone l’immediata attivazione della vigilanza nell’area dove è presente il residuato da parte delle Forze di polizia, allo scopo di assicurare i necessari profili di sicurezza ed evitare che, anche inavvertitamente, qualcuno possa entrare in contatto con la bomba. Nello stesso tempo la Prefettura comunica il ritrovamento al Comando Forze Difesa Interregionale Nord, con sede a Padova, richiedendo l’intervento di bonifica. Quest’ultimo attiva il 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona il quale, in tempi brevi, effettua l’intervento che viene attuato mediante il prelievo dell’ordigno, il suo disinnesco ed il successivo brillamento in un luogo appositamente individuato con tutti i requisiti di sicurezza. Queste operazioni avvengono sempre con la presenza di operatori delle Forze di polizia e del Soccorso sanitario, con medico e personale infermieristico.
