E' stata una domenica davvero impegnativa per il Centro il Pettirosso. Le chiamate al numero di emergenza sono arrivate dapprima da parte del Comando della Polizia Municipale di Modena che avvisano che al Parco XXII aprile vi sono dei pesci che stanno soffocando perché la poca acqua all’interno delle vasche è pochissima e con temperature elevatissime. Una situazione che sarebbe stata fatale se non fosse che i Volontari assistiti dai vigili sono intervenuti con la giusta attrezzatura a recuperare i malcapitati pesciolini, che sono poi stati ono stati portati nei laghetti del Pettirosso e poi rilasciati. 

Nelle vasche sono restati gamberi della Louisiana e tartarughe americane ben più robuste,  in quanto possono sopravvivere anche in assenza di acqua che da li a poco sarebbe stata introdotta.

Ma le segnalazioni arrivano anche da tanti privati cittadini in tutta la provincia. Il Centro, ad esempio, è intervenuto nei pressi di Fanano. Qui un cucciolo di daino era ormai disidratato e in fin di vita: probabilmente la mamma non aveva più latte a causa della siccità che si protrae da mesi. Dissetato e caricato l'animale i Volontari hanno fatto rientro verso Modena, ma il viaggio è stato interrotto da un cucciolo di capriolo asimante sul ciglio della stradada, anche lui molto disidratato.

Nel pomeriggio la consueta fila di persone davanti alla struttura di via Nonantolana, chi ha trovato un riccio, chi un assiolo, chi due passeri, chi un gheppio, e altro ancora. Finalmente piove e il vento non fa altro che far arrivare persone con i piccoli dei nidi che il nubifragio ha distrutto. Torna il sole e con lui una telefonata: un capriolo è stato trovato ferito in mezzo ad una strada di campagna e questo significa che i volontari devono rimettersi in auto.

Tnta fatica per un servizio importante, che sempre più cittadini sembrano cogliere nello spirito, moltiplicando le segnalazione e gli interventi diretti per mettere in salvo animali in difficoltà.