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Cronaca Autostrada del Sole

Scioperi nelle aree di servizio, disagi al rientro dal ponte

Anche a Modena, in A1 verranno "serviti" volantini di protesta al posto dei pasti. Il contratto del settore, così come quello delle pulizie e del turismo, è scaduto da ben 49 mesi

Gli automobilisti di ritorno a casa dal ponte del 2 giugno sono avvisati: domenica potrebbero non trovare ristoro nelle aree di sosta lungo le autostrade. Gli addetti della ristorazione veloce, autostradale e urbana (Autogrill, My Chef, Chef Express, Hermes, Sarni) anche in Emilia-Romagna sono chiamati ad incrociare le braccia nell'ambito delle iniziative di lotta per il rinnovo dei contratti nazionali dei settori delle pulizie-multiservizi e del turismo, pubblici esercizi, ristorazione collettiva e agenzie viaggio, scaduti da oltre 49 mesi. 

In molte realtà dell'Emilia-Romagna è già in atto il blocco della flessibilità, degli straordinari e dei supplementari e sono state programmate le otto ore di 'fermo' articolate a livello territoriale, ricordano Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucus e Uiltrasporti per la Uil. Il 30 e il 31 maggio si è fermato il settore delle pulizie multiservizi. E ora tocca a bar e ristoranti di città e lungo le autostrade in lotta "contro le aziende e le associazioni datoriali che persistono nel non rinnovare i contratti nazionali di lavoro, proponendo soluzioni irricevibili sia sul piano economico che normativo", scandiscono i sindacati. 

A Modena domenica ci sarà un presidio alla stazione di servizio A1, Secchia Ovest, dalle 11 alle 13, perchè Eataly e Autogrill "sono colossi della ristorazione autostradale con un ruolo determinante al tavolo della trattativa". Qui i lavoratori distribuiranno volantini "per denunciare che allo slogan 'Eat better... Travel better', non corrisponde altrettanta attenzione per le condizioni dei lavoratori". A Modena lo sciopero coinvolge anche McDonald's, Chef Express, Old Wild West, Roadhouse Grill.

Sul contratto, accusano ancora i sindacati, è in atto un 'ricatto': si firma se c'è la "restituzione di diritti e tutele quali gli scatti di anzianità, la retribuzione della malattia, la compressione dei permessi e la modifica della 14esima. Le aziende puntano esclusivamente alla riduzione del costo del lavoro, come unica condizione per rinnovare il contratto. Si tratta di aziende che pur chiudendo i bilanci in attivo quando si ritrovano al tavolo di trattativa continuano ad affermare che l'aumento contrattuale non è nelle loro disponibilità". 

Intanto ieri mattina si sono fatti sentire gli addetti delle delle pulizie del distributore dell'area di servizio autostradale Campogalliano Est per rivendicare l'assunzione da parte del nuovo appaltatore del servizio, Eni, subentrato a inizio maggio. Con loro i 'colleghi' della stazione di servizio Campogalliano Ovest. Sino ad oggi Eni ha rifiutato le assunzioni di chi era impiegato in quegli appalti: così 11 lavoratrici tra Modena e Trento sono ancora in attesa di risposte e la Filcams chiede urgentemente una soluzione per tutte.

(DIRE)

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