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Cronaca Castelvetro di Modena

Sciopero alla Ascot Ceramiche contro tre licenziamenti. L'azienda: "E' infondato"

Sono stati licenziati ieri 3 lavoratori, di cui un delegato Filctem/Cgil, alla Ascot Ceramiche di Solignano di Castelvetro. Ma l'azienda rispedisce al mittente le accuse del sindacato

A seguito di tre licenziamenti presso le Ceramiche Ascot, imediatamente la Rsu e la Filctem/Cgil hanno dichiarato sciopero e da questa mattina i lavoratori sono in presidio dalle ore 4 del mattino davanti ai cancelli aziendali (in via Statale per Castelvetro 167/A). Le adesioni allo sciopero di oggi sono alte, stando a fonti sindacali, e la produzione è completamente ferma.  Lo sciopero è previsto per oggi, domani e sino a venerdì 8 dicembre compreso. 

Filctem/Cgil, Rsu e lavoratori chiedono il ritiro immediato dei licenziamenti che considerano ingiustificati, perché non ci sono concrete motivazioni di riduzione del personale rispetto alla situazione  e all’andamento aziendale.  Spiegano i sindacati: "Il licenziamento di un delegato sindacale è ancor più grave poiché evidenzia ulteriormente la mancanza di rispetto di leggi e contratti vigenti, nonché di corrette relazioni sindacali."

"E’ inaccettabile - continuano i sindacati - che si proceda a licenziamenti in tronco senza alcun confronto sindacale adottando la motivazione di soppressione della mansione in un’azienda di 150 dipendenti nello stabilimento di Solignano e complessivamente circa 240 in tutto il Gruppo Ascot. Il modello organizzativo aziendale non giustifica né il merito, né il metodo dei licenziamenti. E’ ancor più disdicevole che Confindustria, di cui l’azienda è associata, non prenda posizioni su tali metodi unilaterali."

La Ceramiche Ascot SpA, in risposta alle dichiarazioni dei sindacati, hanno spiegato: "La società, contrariamente alle errate ed infondate informazioni proposte dal Sindacato Filctem-Cgil, non ha licenziato nessuno. Ha avviato, come previsto dalla legge, il tentativo obbligatorio di conciliazione, per la soppressione di tre posizioni lavorative, stante la necessità di migliorare la organizzazione aziendale e per la migliore economicità dell’impresa. Rileva che l’azienda produce a ciclo continuo e che il repentino ed infondato sciopero potrebbe determinare gravi danni agli impianti di cui riterrà responsabili i soggetti che hanno dichiarato illegittimamente lo sciopero e riserva ogni iniziativa a tutela dell’incolumità della azienda e delle persone".

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