Fonderia San Possidonio, sciopero contro la disdetta del contratto
L'azienda tenta di ridurre i costi del personale, scatenando le ire dell'Rsu e di Cgil e Cisl. Domani 8 ore di astensione dal lavoro per i dipendenti dell'impianto di San Possidonio, che è in concordato preventivo dal 2009
Nuovi guai all'orizzonte per la Fonderia San Possidonio, azienda che conta 130 addetti e che produce fusioni di basamenti motore e parti di telaio a pressofusione per importanti gruppi del settore auto e moto, tra cui il colosso tedesco Bmw. Dopo i travagli economici di 4 anni fa le scelte dirigenziali hanno portato alla decisione unilaterale di disdire il contratto aziendale.
Una decisione che non è ovviamente stata digerita dall'Rsu aziendale e dai sindacati, che non hanno esitato a proclamare una giornata di sciopero: domani i dipendenti incroceranno le braccia per 8 ore e attiveranno un presidio di fronte ai cancelli dello stabilimento di via Don Minzoni.
“La disdetta irrompe come un fulmine a ciel sereno in una vertenza avviata da diversi mesi contro la pretesa aziendale di ridurre il costo del personale - osservano Erika Morselli della Fiom-Cgil e Alessandra Gamba della Fim-Cisl - La Fonderia San Possidonio, così come tutte le altre fonderie del gruppo Mazzucconi di Bergamo è in concordato preventivo dall'ottobre 2009 e fino al dicembre 2014. Un concordato con continuità dell'attività produttiva, riconoscimento ai creditori chirografari fino al 65% e a seguito del quale l'azienda ha rilanciato la sua attività sul sito modenese, aumentando l'organico e investendo in nuove tecnologie”.