Tesori archeologici, scoperta una cittadella romanica durante gli scavi a Colombaro
Nei terreni accanto alla Pieve, duranti scavi per lavori edili, sono emersi i resti di un quartiere probabilmente risalente all'epoca romana. Il ritrovamento potrebbe però essere “accantonato” e ricoperto dai lavori: insorgono M5S e Sel
Nelle scorse settimane è stata effettuata un'importante scoperta archeologica, la cui portata non è ancora tuttavia stata divulgata in modo chiaro. Si tratta dei resti di un agglomerato urbano probabilmente risalente all'anno mille o immediatamente successiva, situato nella frazione formiginese di Colombaro, nei pressi dell'antica Pieve. Proprio attorno alla chiesetta, infatti, sono in corso gli scavi per la costruzione di una nuova struttura che dovrà – o dovrebbe – essere adibita a oratorio. Sono stati gli operai a notare le insolite strutture in mattoni sepolte nel terreno, fermando così il cantiere e facendo intervenire Soprintendenti e archeologi.
La scorsa settimana anche la giunta del Comune di Formigine ha fatto visita al sito archeologico, ma la notizia non è stata divulgata in modo ufficiale, facendo sorgere diversi malumori anche tra le forze politiche locali, prima fra tutte il Movimento 5 Stelle. Anche i grillini hanno effettuato un sopralluogo, depositando poi unìinterrogazione consiliare per chiedere lumi sugli scavi e sul futuro dell'area.
“Si tratta di un museo a cielo aperto da valorizzare, tutelare e restituire alla cittadinanza – spiega Marco Giovanelli Comissario al Territorio – Qualche residente ha sollevato il dubbio che forse non si vuole dare troppo risalto al ritrovamento per non bloccare eccessivamente i lavori della ditta che ha vinto l’appalto, ci auguriamo invece che il Sindaco faccia richiesta urgente agli organi competenti affinché sul sito venga apposto al più presto un vincolo di tutela storico artistico”.
“Abbiamo chiesto al Sindaco cosa intende fare ora che si è ben compreso l’entità della storico rinvenimento. Intende forse coprire il tutto come purtroppo in passato è già stato fatto all’interno del prezioso Castello di Formigine o è più lungimirante di chi l’ha preceduta ed intende restituire ai formiginesi questo museo a cielo aperto?”, chiude con preoccupazione Giovanelli.
Dopo la scoperta a Colombaro si è mobilitato anche il Consiglio di Frazione, con Beppe Campo – vicepresidente e portavoce di Sel – che ha concordato la convocazione di un'assemblea straordinaria “al fine di dare la possibilità all'amministrazione di relazionare su tutta la faccenda nella sede istituzionale preposta della frazione così da allontanare da alcuni cittadini gli spiacevoli dubbi che si stanno insediando negli animi di alcuni colombaresi, come giustamente faceva notare il M5S”.
