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Cronaca

"Diaday", nelle farmacie settimana di screening gratuito per il diabete 

Federfarma offre lo screening gratuito a tutti i cittadini: dal 14 al 20 novembre in oltre 500 farmacie dell’Emilia Romagna. In Italia 5 milioni di diabetici (l’8.5% della popolazione adulta), ma almeno 1 milione e mezzo non sanno di esserlo. In regione +38% di diabetici in cinque anni

Cresce, anche in Emilia Romagna, il numero di pazienti affetti da diabete (+38% in 5 anni): dai 185mila diabetici del 2009 si è arrivati nel 2015 a oltre 256mila. Una patologia che colpisce nella nostra regione più uomini che donne e che interessa circa 6 residenti su 100.  La buona notizia è che diminuisce invece il numero di deceduti e di ricoverati a causa della patologia e/o di complicanze ad essa legate: dato positivo – quest’ultimo – anche per la spesa sanitaria, essendo il ricovero ospedaliero la voce di costo che incide di più sul servizio sanitario per ciascun paziente diabetico (fatto 100 il costo di un paziente diabetico per la sanità pubblica, il 55,4% è destinato al ricovero, il 17% alla specialistica e il restante 27,6% ai farmaci). Fonte: Agenzia Sanitaria e sociale regionale.

E, in occasione della giornata mondiale contro il diabete, Federfarma  si è mobilitata  anche in Emilia-Romagna: in oltre 500 farmacie della regione sarà possibile infatti da oggi e fino al 20 novembre effettuare la misurazione gratuita della glicemia (un test rapido e indolore effettuato attraverso un pungidito monouso) e compilare un questionario di otto domande (Diabetes Risk Score-DRS) che permetterà di verificare, attraverso il punteggio ottenuto, il grado di rischio del soggetto di sviluppare il diabete. Il farmacista potrà quindi indirizzare i soggetti potenzialmente a rischio al medico di medicina generale o direttamente al centro diabetologico, rilasciando la documentazione dei risultati.

"Sono molto soddisfatta per la massiccia adesione delle farmacie nella nostra provincia, circa ottanta - dice Silvana Casale, Presidente di Federfarma Modena - alla prima campagna nazionale del diabete, malattia diffusa e subdola: dalle stime risulta che un milione e mezzo di italiani non sa di avere il diabete e che qualche milione vive, senza saperlo, in una pericolosa condizione di prediabete. Sono convinta che le farmacie, grazie alla capillare distribuzione sul territorio e al particolare rapporto di fiducia che si instaura con i pazienti, potranno dare un contributo significativo all'impegno per migliorare la qualità della vita dei cittadini. I dati raccolti saranno elaborati a livello nazionale con il supporto del board scientifico e potranno essere utili alle Autorità sanitarie per individuare gli interventi più opportuni al fine di contrastare la malattia e le sue complicanze, riducendo così i costi per la collettività". Per trovare la farmacia più vicina tra quelle che offrono il servizio, è possibile visitare questo indirizzo.

“I dati parlano chiaro – commenta Achille Gallina Toschi, Presidente Federfarma Emilia-Romagna – il diabete è ormai un’emergenza planetaria, ma al tempo stesso possiamo fare tantissimo con la prevenzione e individuando la malattia al suo esordio. Per questo la farmacia non può che essere in prima linea, per la salute del cittadino, ma anche per il contenimento dei costi derivanti dal trattamento di una patologia cronica complessa. Noi farmacisti siamo il primo anello di congiunzione tra cittadini e sistema sanitario: per questo abbiamo deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione e screening, che ci aiuti a individuare il maggior numero di soggetti a rischio di sviluppare questa patologia”.

Il Diabete Mellito - In Italia sono circa 5 milioni le persone affette da diabete (l’8.5% della popolazione adulta), ma il dato ancora più allarmante è che almeno 1 milione e mezzo di persone non sanno di esserlo (indagine GFK Eurisko 2016: i dati del diabete in Italia). Cifre che fanno riflettere perché il Diabete riduce ancora oggi la vita di 5-10 anni ed è una delle cause principali di malattie cardiovascolari, di cecità, di insufficienza renale e di amputazione degli arti. L’elevata incidenza di Diabete e Prediabete grava pesantemente anche sui costi sanitari. In Italia i costi diretti sono stati calcolati in 15 miliardi di euro per anno, pari al 13% del Fondo Sanitario Nazionale. A questi vanno aggiunti i costi diretti personali calcolati in 3 miliardi ed i costi indiretti calcolati nella misura di 12 miliardi. Tutto questo a prescindere dai costi morali in termini di ridotta qualità della vita, di invalidità, di inabilità lavorativa e di eccesso di mortalità. Da qui deriva la necessità di una politica di prevenzione del Diabete e delle complicanze. Importanti studi internazionali hanno dimostrato che è possibile prevenire il Diabete nel 58% dei soggetti già portatori di una intolleranza al glucosio (prediabetici), ma si può giungere al 100% se si agisce sulla prevenzione a tutto campo e cioè una riduzione del peso del 5-10%, almeno 150 min di esercizio fisico la settimana, la riduzione dei grassi della dieta a meno del 30% e dei grassi saturi a meno del 10% e l’assunzione di almeno 15 g di fibre.

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