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Cronaca Ponte Alto / Strada Ponte Alto

Sequestrata una casa per appuntamenti, denunciati i due proprietari

Due modenesi sono stati denunciati per favoreggiamento della prostituzione: il loro appartamento in zona Ponte Alto era dato in affitto a prostitute. Guai anche per una donna cinese trovata senza documenti

Nella giornata di ieri i Carabinieri hanno sequestrato e apposto i sigilli ad un appartamento situato alla periferia di Modena, in zona Ponte Alto. I militari hanno infatti scoperto che l'abitazione veniva usata come casa per appuntamenti, nella quale si alternavano alcune prostitute di origine asiatica. Durante il sopralluogo è stata identificata una donna cinese di 39 anni, trovata sprovvista di documenti e quindi denunciata.

Ma a rischiare di più sono i due proprietari della casa, un 66enne ed un 37enne, che i carabinieri hanno denunciato per favoreggiamento della prostituzione. I due locatori, evidentemente, per gli investigatori dell'Arma erano ben consapevoli dell'attivitòà che si svolgeva all'interno dell'abitazione e l'hanno in qualche modo sostenuta.

Come molte norme che ruotano intorno a questo fenomeno, la Legge italiana presenta però sfumature e contraddizioni. Il caso modenese sarà quindi vagliato attentamente e la condanna potrà arrivare solo se emergeranno elementi più chiari.

Una sentenza della Corte di Cassazione emessa appena due mesi fa (sentenza 1773 del 16 gennaio), ha infatti stabilito in un caso analogo che affittare un appartamento a una prostituta non è reato se non ci sono altri benefit o servizi finalizzati a incentivare il meretricio. In sostanza, la sentenza stabilisce che il reato di favoreggiamento della prostituzione appare configurabile quando, oltre alla disponibilità dei locali ed alla consapevolezza in merito all'attività svolta all'interno degli stessi, si forniscono altri "servizi" concreti, come ad esempio inserzioni pubblicitarie, fornitura di profilattici, ricezione di clienti o accoglienza.

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