Rinchiusi tra gli escrementi, venti gatti sequestrati ad un'accumulatrice seriale
Intervento delle guardie zoofile di Oipa a Formigine. Gli animali sono stati trasferiti al gattile di Magreta
Vivevano letteralmente sepolti tra escrementi sparsi ovunque, croccantini intrisi di urina, rifiuti, oggetti accatastati per casa compulsivamente, in un ambiente dalle condizioni igienico-sanitarie disastrose: venti i gatti salvati grazie all’intervento delle guardie zoofile dell’OIPA di Modena nella casa di un’accumulatrice seriale a Formigine.
L’intervento delle guardie zoofile si è reso necessario dopo che la donna, una settantenne nota ai servizi sociali come accumulatrice di oggetti che rifiutava ogni forma di aiuto, ha avuto un malore ed è stata soccorsa dai sanitari. Una volta sul posto le guardie dell’OIPA hanno identificato tra gli oggetti che invadevano la casa ben 20 gatti, tutti estremamente spaventati. Oltre al trauma psicologico, tutti gli esemplari sono risultati infestati da pulci, avevano zone senza pelo, pelo sporco e con gravi dermatiti, tutte patologie dettate dalla situazione di incuria prolungata per anni.
“I casi di “animal hoarding” come questi, accumulatori compulsivi e patologici di animali e oggetti, sono purtroppo ancora molto diffusi: come spesso accade, la proprietaria non aveva cognizione dello stato di disagio fisico e psicologico in cui versavano i suoi gatti, condannati a una vita di privazioni e sofferenze – afferma Sara Ferrarini, coordinatrice delle guardie zoofile dell’OIPA di Modena – Come associazione ci troviamo spesso a intervenire in casi delicati come questi, dove al maltrattamento animali si somma la componente del disagio sociale e igienico”.
I gatti sono stati quindi tutti sequestrati e ora si trovano al sicuro presso il gattile di Magreta, dove sono sotto stretta osservazione sanitaria in attesa di trovare una nuova famiglia. Per la proprietaria invece è scattata la denuncia per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura.