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Cronaca Parco Novi Sad

Merce contraffatta, sequestrati 300 capi d'abbigliamento al Novi Sad

Al mercato del lunedì la Polizia municipale ha sorpreso un pakistano vendere gonne, pantaloni e magliette completamente privi di etichettature. Plauso agli agenti da parte del Consorzio

Vendeva capi d’abbigliamento completamente privi di etichettatura ma non aveva fatto i conti con i controlli anticontraffazione che la Polizia municipale di Modena svolge regolarmente anche al mercato Novi Sad. È accaduto lunedì 5 settembre verso le 10. All’uomo, un pakistano in regola con le leggi sull’immigrazione che lavora per una ditta di Bologna, è stata quindi sequestrata la merce ai sensi degli articoli 8 e 15 del decreto legislativo 194. Si tratta per la precisione di 299 capi di abbigliamento, tra pantaloni, gonne e magliette, completamente privi delle etichette riportanti la provenienza, la composizione dei tessuti e qualsiasi altra indicazione obbligatoria per legge.

Gli agenti della Municipale gli hanno anche contestato una sanzione amministrativa il cui importo sarà definito dalla Camera di Commercio, ma che non potrà essere pagata in misura ridotta. E sarà l’ente camerale a decidere anche il destino delle centinaia di capi d’abbigliamento sequestrati che per ora sono custoditi al Comando di via Galilei.

Sul contrasto al fenomeno della contraffazione il Comune di Modena è da tempo impegnato con il progetto “Modena: insieme contro la contraffazione”, co-finanziato da Anci nazionale, che vede gli operatori impegnati nell’attività di formazione, oltre che nei controlli sul territorio. La formazione coinvolge a livello territoriale tutti gli enti competenti ed è finalizzata a supportare l’attività di controllo che è diventata sistematica e interessa diversi nuclei della Municipale.

Un plauso all'operazione della Municipale è arrivato dal Consorzio il Mercato: “Desidero, a nome anche di tutti i colleghi ambulanti che lavorano con professionalità, passione e spirito di sacrificio, ringraziare la Polizia Municipale di Modena per quanto fatto lunedì scorso. Il sequestro di capi contraffatti è doppiamente importante - ha commentato il presidente Guido Sirri - Da un lato perché rappresenta per gli operatori seri un segnale dell’attenzione concreta per il rispetto della legalità. Dall’altro perché anche il consumatore ha la percezione chiara che vi è la volontà di garantire che sui banchi vi sia solo merce messa in vendita regolarmente, che rispetta tutti i requisiti richiesti dalle normative.”

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