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Cronaca

Internet? Il 99% dei giovani naviga, ma non conosce i pericoli

Oltre 2.200 i giovani intervistati, di età compresa tra 11 e 16 anni: i risultati parlano chiaro, tutti navigano in internet, la metà di loro senza i filtri di sicurezza e spesso mettono in rete informazioni personali come telefono e indirizzo

 

Sono la generazione 2.0: i cosiddetti nativi digitali, i ragazzi che sono nati e cresciuti insieme a internet, pc, smartphone, sono quelli per cui le tecnologie moderne non sono un complicato rebus ma una normale estensione di sé. Non stupisce quindi che la ricerca condotta dal Comune in collaborazione con l’università di Modena abbia determinato che il 99% degli intervistati, oltre 2200 ragazzi tra gli 11 e i 16 anni, navighi in internet. Ma non solo: il 71% dei più piccoli e il 92% dei più grandi ha un profilo Facebook.

Ma a che serve poi a giovani e giovanissimi il celebre social network? Stando alle risposte ai questionari, per il 59% dei preadolescenti e per il 67% degli adolescenti l’uso di Facebook è legato alle amicizie, in particolare il social serve a conoscere nuove persone. Insomma, il passaggio è decisamente dal virtuale al reale: chi conosco on line poi potrebbe diventare amico nella vita reale e non viceversa.

Un paradosso, si dirà, eppure sembra che il colosso web di Zuckerberg sia parte integrante e fondamentale della vita dei ragazzi, 1/5 dei quali addirittura imputa a Facebook un’influenza negativa dei risultati scolastici. E il dato non deve stupire, dal momento che il 36% degli studenti delle medie e il 43% di quelli delle superiori ha dichiarato di collegarsi grazie al telefono anche da scuola.

Di filtri genitoriali non ce n’è molti, o almeno, meno di quelli che ci si aspetterebbe: anche nel caso in cui i genitori siano contrari al massiccio uso di internet, solo il 50% dei ragazzi ha dei computer con accessi limitati o protezioni per minori, protezioni che dovrebbero invece essere necessarie se si pensa che il 65% dei preadolescenti (in aumento dell’8% rispetto al 2011) e l’88% degli adolescenti mette in rete fotografie di sé e informazioni personali, come nome e cognome.

Un’imprudenza, soprattutto se non si sanno gestire bene le norme sulla privacy, in particolare di Facebook: il 24.4%  degli studenti delle medie afferma di avere ricevuto almeno una volta materiali, soprattutto fotografie, con riferimenti sessuali, in primo luogo da amici e in misura minore da adulti sconosciuti e anche conosciuti. E un dato ancora più significativo riguarda i ragazzi più grandi: quasi il 50% afferma di aver ricevuto materiale con riferimenti sessuali almeno una volta. Non deve stupire allora che oltre il 9,5% dei ragazzi dagli 11 ai 13 anni e il 16% dei più grandi abbia un'amicizia con adulti sul web, che se per molti rimane soltanto “virtuale”, per l'11% dei ragazzi di tutte le età si è passati all'incontro “reale”.

Sono dati in parte allarmanti, ma bisogna dire che i corsi attivati dalle istituzioni nelle scuole per spiegare ai ragazzi come rendere internet più sicuro hanno sortito l’effetto sperato: gli studenti si sono mostrati interessati e hanno manifestato l’intenzione di voler apprendere di più sulla sicurezza on line.

 

 

 

 

 

 

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