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Cronaca

"Sim card, una su tre serve per fotored, semafori e bus"

Il dirigente comunale Giorgio Castelli, responsabile dei Sistemi informativi, risponde alle dichiarazioni sui telefoni cellulari del consigliere della Lega nord Nicola Rossi

"Delle 526 sim attive in Comune 162 sono utilizzate per il funzionamento del Citypass nei varchi, dei fotored, dei semafori a preferenziamento per autobus o sincronizzazione (la cosiddetta onda verde) e per altri impianti fissi come modem e allarmi. Stupisce il fatto che il consigliere Rossi, pur avendo tutti i dati analitici in mano, faccia di tutta l'erba un fascio". Lo precisa Giorgio Castelli, dirigente responsabile del settore Sistemi informativi e servizi demografici del Comune di Modena, in seguito alle dichiarazioni del consigliere comunale Nicola Rossi (Lega nord), pubblicate oggi sulla stampa sui cellulari assegnati dall'Amministrazione. 

"Le chiavette per la navigazione assegnate sono 47 e le sim voce 317. Le schede assegnate a sindaco, Giunta, consiglieri comunali e presidenti di Circoscrizione sono 82. Degli oltre 2 mila dipendenti del Comune - prosegue Castelli - sono quindi 282 quelli in possesso di scheda, pari al 14%. Si tratta di personale addetto ad attività di intervento e reperibilità anche fuori dagli uffici pubblici, come dirigenti, operatori di Polizia municipale, giornalisti, tecnici addetti ai cantieri e personale di uffici giudiziari". Oltre un centinaio dei dipendenti che usufruiscono di un cellulare dell'Amministrazione, inoltre, hanno la possibilità di chiamare solo un limitato e predefinito quantitativo di numeri telefonici.

"I contratti vengono tenuti costantemente monitorati ma, per la scelta dell'operatore, il Comune di Modena si avvale di gare nazionali o regionali dedicate agli enti pubblici, che hanno tariffe ineguagliabili sul mercato libero", continua Castelli, che sottolinea come dei 96 mila euro spesi in telefonia mobile nel 2010, quasi 46 mila siano di tasse.
"L'aumento è dovuto all'ampliamento di apparecchi e servizi, e a un leggero aumento delle tariffe, ma c'è grande attenzione al contenimento delle spese, sia nel consumo che nell'attribuzione di sim", aggiunge Castelli. "Per assegnare una scheda, l'iter prevede che il dirigente di settore faccia richiesta motivata per un proprio dipendente: l'utilizzo deve essere strettamente funzionale all'attività svolta fuori dagli uffici". Un'ulteriore quota di telefoni viene tenuta dalla struttura competente e assegnata temporaneamente in caso di necessità. "Siamo sempre molto attenti alle spese e lo dimostra il fatto che in gennaio abbiamo iniziato l'iter per la trasformazione di 187 abbonamenti in sim ricaricabili, così da eliminare, dove possibile, il costo della tassa di concessione governativa", conclude Castelli.

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