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Cronaca

Il sindaco di Finale scrive ai cittadini: "non ci venderemo per 10 euro a tonnellata di rifiuti"

Dopo settimane di accuse il sindaco di Finale Emilia, Ferdinando Ferioli, scrive ai cittadini per ribadire che la discarica o sarà a tutela della salute o non continuerà

Il sindaco di Finale Emilia scrive una lettera a tutti i cittadini per spiegare la sua posizione sul caso discarica. Il Fernando Ferioli che scrive è un sindaco stanco ed evidentemente colpito ingiustamente. Per mettere in chiaro come stanno le cose decide di scrivere una lettera a tutti i cittadini: “Non pensavo di dover scrivere queste parole, ma tutto ciò che ho sentito, letto e mai digerito in questi giorni mi pone davanti alla necessità di farlo, per ribadire che questa Amministrazione, le persone che la compongono non venderanno mai il loro territorio, non lo deturperanno né lo distruggeranno".

FERIOLI NON INTENDE VENDERE FINALE EMILIA PER 10 EURO A TONNELLATA DI RIFIUTI. "Non sarà per 10 euro a tonnellata di rifiuti - spiega il sindaco Ferioli - né lo sarà per riuscire a chiudere un bilancio che solo noi stiamo risanando (da 34,5 a 27 milioni di debito in 3 anni). Quindi, se dovessero sorgere problematiche tecniche sulla discarica  saremo noi i primi a dire no alla continuazione dell'operatività della discarica. E visto che siamo stati gli unici a spendere un milione e mezzo di euro su quella discarica per la messa in sicurezza e visto che non siamo stati noi a pensare di allargarla nel 2004, allora qualcuno ci spiegherà perché si decise così. Abbiamo fatto incassare al comune 800mila euro in più del previsto e ciò è stato usato come arma da chi ci avversa, invece che celebrare una vittoria, abbiamo dovuto difenderci da chi ipotizzava ci fosse dietro chissà quale misfatto e complotto. Fa molto male sentire che siamo inquinatori senza scrupoli."

FERIOLI RIVENDICA IL PRIMO CONTRIBUTO CONTRO L'AMIANTO DOPO 40 ANNI. "Come la vicenda amianto - continua il sindaco - che ci vede protagonisti con l’avvio di diversi cantieri che permetteranno di smaltire enormi quantità di questo materiale. Anche qui, siamo i primi a fare qualcosa dopo 40 anni di nulla, vedi Bellentani a Massa, gli stadi, i magazzini comunali, il centro sportivo eccetera. Se non fosse che molte persone leggono più i titoli dei giornali che le analisi approfondite, i volantini che i resoconti dei consigli comunali, più i social network che i documenti, ci sarebbe solo da continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto e non metterci a scrivere, con tanta amarezza, queste parole. Lavorare solo per Finale e i suoi abitanti, per il bene comune e per portare a casa i migliori risultati”.

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