Scuola, volontariato e solidarietà, verso chi è più sfortunato di noi. È questo il connubio vincente che ha dato vita ad un’importante iniziativa di beneficenza, per far conoscere il progetto “Operazione futuro di speranza”, che da vent’anni si occupa di adozioni a distanza in India.

L’evento in programma domenica 6 aprile dalle 19 alle 23, presso la parrocchia di Monteobizzo a Pavullo, in via Alessandro Manzoni, si chiama “Sorrisi dall’India, per un futuro di speranza” e nasce dalla collaborazione tra il Gruppo 1% di Sestola, che dal 1995 sostiene oltre 250 bambini poveri dell’India, con ‘Giovani all’arrembaggio’, progetto pensato per promuovere la cultura della solidarietà tra i giovani, promosso dal Centro servizi per il volontariato, rivolto alle classi terze e quarte delle scuole superiori del Frignano e che prevede uno stage di 20 ore all’interno di una delle associazioni di volontariato del territorio. Quest’anno sono ben 5 le studentesse, frequentanti le classi terze dei licei scientifico e socio-psicopedagogico di Pavullo, che hanno aderito al progetto ‘Giovani all’arrembaggio’, scegliendo di svolgere lo stage proprio con l’associazione sestolese che si occupa di cooperazione internazionale.

Tra le iniziative realizzate, c’è appunto l’evento di beneficenza in programma domenica, un buffet con musica dal vivo aperto a tutta la cittadinanza. Dalle 19 saranno attivi stand gastronomici con prodotti tipici, in compagnia di un sottofondo musicale. Durante la serata sarà spiegato al pubblico il progetto “Operazione futuro di speranza”, con testimonianze di volontari direttamente dall’India e proiezione di filmati. Il ricavato della serata sarà utilizzato per il sostegno delle adozioni in India.

Per informazioni: mail segreteria@roccadipace.it; pagina Facebook “Operazione futuro di speranza”; tel. 338 5035421/338 4617573.

Il progetto “Operazione futuro di speranza”, curato dal Gruppo 1% di Sestola, con l’appoggio dell’Overseas onlus di Spilamberto, si occupa dei bambini dei villaggi più poveri del sud dell'India. I bambini sono assistiti dal Lafti ( Terra per la Liberazione dei Braccianti), un movimento gandhiano impegnato nel dare terra e dignità ai braccianti e alle donne del Tamil Nadu, lo stato più meridionale dell'India. I bambini e le bambine vivono in una zona molto povera e colpita da molte calamità, come siccità e alluvioni. Grazie al progetto, entrano in un programma scolastico che prevede l'inserimento in una scuola pubblica di buon livello e tutta l'assistenza di cui hanno bisogno. Sono accolti in tre ostelli, anche se alcuni bimbi restano in famiglia e ricevono l'aiuto necessario. La possibilità di studiare consente loro di avere una vita migliore. Nel progetto, iniziato nel 1995, sono inseriti oltre 250 bambini dai 6 ai 23 anni.