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Cronaca San Faustino / Viale Italia

Carambola in viale Italia, il fuggitivo era sotto l'effetto di cocaina

Si aggrava, se possibile, la posizione dello spacciatore marocchino che la scorsa settimana ha provocato un terribile incidente in città, fuggendo dalla Polizia. Gli esami tossicologici hanno confermato il sospetto

Il sospetto c'era, ma si doveva attendere il responso medico per l'ufficialità. Said Bouadili, il marocchino 24enne che lo scorso 21 ottobre ha causato un rocambolesco incidente automobilistico bruciando il rosso all'incroci fra viale Italia e strada San Faustino, è risultato guidare in quel frangente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. I test tossicologici, effettuati a seguito del ricovero e solo ieri compiutamente ultimati, hanno dato infatti riscontro positivo alla cocaina.

Lo spacciatore era stato arrestato dalla Polizia non appena uscito dal suo mezzo capovolto e dovrà rispondere dell'accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio, dopo che gli agenti hanno trovato mezzo chilo di cocaina purissima proprio a bordo della sua auto. Un reato per altro abituale per il giovane nordafricano, che era stato arrestato a fine gennaio dopo essere stato sorpreso dai Carabinieri con una quantità di stupefacente tre volte superiore. Il 24enne stava scontando la pena agli arresti domiciliari, ma aveva ottenuto il permesso di uscire di casa per recarsi al lavoro: proprio sfruttando questa concessione proseguiva la sua attività criminale, che ieri lo aveva portato al Parco Ferrari dove era finito nel mirino degli agenti della Narcotici.

Il Questore di Modena Paolo Fassari - augurando una pronta guarigione alle persone rimaste ferite nel sinistro - sottolinea il "corretto ed encomiabile operato degli agenti della Squadra Mobile impegnati quel giorno in attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti presso il parco Ferrari, oggetto di frequenti segnalazioni della cittadinanza". Fassari ribadisce, altresì, che la folle fuga di Bouadili e i danni da essa causati "siano da ascrivere integralmente a condotta dell’arrestato".

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