rotate-mobile
Cronaca

Spazio ridotto a Expo, per Modena uno stand di due settimane in ottobre

Lo ha annunciato il sindaco Muzzarelli in Consiglio comunale. Stand di due settimane in ottobre a Milano grazie a un progetto comune per la promozione

Saranno due le settimane di presenza del sistema Modena all’Expo di Milano, nello spazio “piazzetta” della Regione Emilia Romagna, con un progetto unico per il territorio, una vera e propria vetrina delle eccellenze con un allestimento pensato per attirare l’attenzione dei visitatori e azioni di animazione e comunicazione mirate alle delegazioni dei paesi esteri. Lo ha annunciato in Consiglio comunale oggi, giovedì 30 aprile, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in occasione dell’informazione sul programma di “Modena per Expo”.

Il progetto proposto per una settimana dagli enti locali “Modena, dove tutto diventa arte”, infatti, è risultato uno dei migliori tra i 79 presentati alla Regione che ha selezionato anche altri tre progetti modenesi ai quali ha “assegnato” alcuni giorni di presenza a Expo: uno di Confindustria, uno del Consorzio aceto balsamico di Modena, uno della Fondazione Vignola – Unione Terre di Castelli. “A quel punto – ha spiegato il sindaco – è risultato naturale ‘costruire’ insieme un unico progetto territoriale che renda ancora più importante la nostra presenza a Milano, dove saremo negli ultimi 15 giorni di ottobre a sottolineare come il nostro impegno per Expo è stato importante per sviluppare un’attività di promozione culturale e turistica che in questi mesi possa attrarre sul territorio provinciale visitatori e operatori professionali, mettendo in rete le nostre tante potenzialità, ma questo impegno rappresenta un’autentica prova di sistema per andare oltre Expo e investire sul futuro”.

Il progetto per la presenza in piazzetta di “Modena, dove tutto diventa arte”, declinato anche in inglese ("Where everything becomes art”), è in corso di definizione anche perché la Regione ha comunicato che gli spazi saranno ridotti rispetto all’ipotesi iniziale e si dovrà fare i conti con alcune limitazioni sul tipo di attrezzature e arredi utilizzabili. Rimane l’idea di fondo, condivisa con tutti i soggetti: “Salvaguardando le singole identità, lavoriamo in rete per la promozione di  Modena attraverso la valorizzazione del gusto e della cultura del cibo, dele produzioni tipiche, di qualità e sostenibili, ma anche del lavoro e delle tecnologie della filiera agroalimentare, così come del sistema della moda o della terra dei motori, del bel canto e dell’arte”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spazio ridotto a Expo, per Modena uno stand di due settimane in ottobre

ModenaToday è in caricamento