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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Tumori, a Modena ci si ammala meno che in passato. Ma cambiano le tipologie

Luci e ombre negli ultimi dati presentati in ambito di area vasta emiliana. Modena spicca per l'eccessivo peso dato da stili di vita non appropriati, che hanno la loro influenza anche in ambito oncologico

É un quadro a luci e ombre, quello che esce dal rapporto, presentato oggi a Reggio Emilia, che per la prima volta mette a confronto i dati dei registri tumori dell'area vasta Emilia nord, composta dalle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. I numeri illustrati, riferiti al biennio 2013-2014, ma "i più recenti a livello nazionale", segnalano infatti il calo di alcune patologie tumorali a fronte, però, dell'aumento di altre. 

Il documento integra inoltre le informazioni del sistema di sorveglianza Passi sulle condizioni di salute e sugli stili di vita delle persone con 18-69 anni, avviato nell'anno 2007 su richiesta di Regioni e ministero della Salute e sviluppato attraverso interviste telefoniche. In dettaglio, nonostante le 16.000 nuove diagnosi fatte in un anno, l'incidenza dei tumori nelle quattro province emiliane appare in calo sia negli uomini che nelle donne ed è in linea con i dati nazionali. Negli anni passati, invece, il trend appariva stabile negli uomini e in aumento nelle donne. Negli uomini a diminuire sono i tumori di colon, stomaco, fegato, polmone, prostata e leucemie. Nelle donne calano, invece, i tumori di stomaco, colon, fegato, colecisti, cervice e mieloma multiplo. Continuano ad aumentare invece i tumori del pancreas e i melanomi in entrambi i sessi, come anche il tumore al polmone nelle donne, mentre negli uomini aumenta il tumore del testicolo e della tiroide.

Considerato solo il 2014 nell'area vasta si sono verificati 6.024 decessi per tumore (3.342 uomini e 2.682 donne): 2.053 a Modena, 1.470 a Reggio Emilia, 1.439 a Parma e 1.062 a Piacenza. La sopravvivenza a cinque anni per tutte le sedi tumorali è risultata pari a 63,9% a Modena, 62,1% a Reggio Emilia, 60,6% a Piacenza e 59,7% a Parma. I dati sono in linea con quelli registrati in Emilia Romagna (62,4%) e più alti rispetto alla media nazionale (60%). 

In riferimento agli stili di vita che possono favorire l'insorgere della malattia, Piacenza fa registrare i valori più alti riguardo all'abitudine al fumo, (29,1%). Per il consumo di alcol è la provincia di Reggio Emilia a mostrare valori più alti (24,1%) mentre per l'attività fisica è Parma che presenta la migliore performance (61,4%). L'eccesso ponderale (sovrappeso e obesità) mostra valori peggiori a Modena (45,9%), che si riscatta però con il consumo giornaliero di frutta e verdura a livelli raccomandati (cinque porzioni), praticato dal 9,5% dei cittadini. 

Cristina Marchesi, direttore sanitario dell'Azienda Usl di Reggio Emilia, pone l'accento sui dati per la prima volta riuniti e aggiornati: "Avere stime aggiornate ci permette di ipotizzare l'incidenza dei tumori negli anni a venire e quindi programmare meglio interventi sanitari, potendo valutare la qualità dell'assistenza erogata e i suoi esiti. Da qui l'importanza del confronto tra le quattro provincie e, quando possibile, tra aree regionali e resto d'Italia".

(DIRE)

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