Nella giornata di oggi, a seguito di una assemblea partecipata da una sessantina tra  operatori sanitari del servizio di Emergenza territoriale 118 e dei Pronto soccorso degli ospedali di Baggiovara, Vignola, Mirandola, Carpi, Pavullo, il sindacato Fp/Cgil di Modena ha deciso di preannunciare lo stato di agitazione. I motivi della protesta dei lavoratori si potrebbero sintetizzare sotto un unico titolo “vogliamo lavorare in sicurezza per garantire sicurezza ai cittadini”. 

“Si tratta di una vertenza che ha avuto inizio formale  a maggio del 2015, esattamente ad un anno dal trasferimento della Centrale Operativa del 118 a Bologna - afferma Anna Paragliola della segreteria Fp/Cgil Modena - quando attraverso una lettera formale inviata all'Ausl mettevamo in evidenza le problematiche che ancora erano in attesa di risposte”. Il sindacato, in particolare, punta il dito contro le difficoltà organizzative seguite alla riorganizzazione del servizion enella nuova area "Emilia Est", ma anche contro le carenze di personale che rendono difficile rispettare i tempi di riposo fra i vari turni di lavoro.

Il tavolo sindacale è aperto dal 1 ottobre 2015. Il punto dolente è rappresentato proprio dal fatto che, esattamente un anno dopo, la Fp/Cgil deve purtroppo registrare un "peggioramento della situazione lavorativa denunciata dagli operatori. Un peggioramento che, inevitabilmente, si traduce in un abbassamento della qualità del servizio offerto al cittadino". 

“A questo vanno aggiunte le difficoltà rappresentante dagli operatori dei diversi Pronto Soccorso – prosegue la sindacalista - che registrano un aumento degli accessi a fronte di una diminuzione delle risorse umane e di un’organizzazione del servizio non certo efficace”. Per questo la Cgil chiede un confronto risolutivo con l'Ausl.