Adottare un cane a distanza? La storia (a lieto fine) di Federica e Occhione
Per ben 5 anni una visita ogni settimana al canile di Magreta per coccolare il proprio amico a quattro zampe che non poteva ospitare a casa. Poi il matrimonio, una nuova vita e finalmente una nuova casa anche per il cane
La scheda identificativa del cane nel raccoglitore del canile di Magreta (via Nuova Pederzona, 101) riportava questi dati: Razza: meticcio segugio, Colore: nero focato, Sesso: M, Nascita: 2004, Taglia: media, Descrizione: bisognoso di conquistare di nuovo fiducia negli esseri umani. Già perché Occhione la fiducia nel genere umano l’aveva persa a causa di un passato di solitudine e abbandono.
Un gelido sabato di febbraio del 2010 però avvenne qualcosa di inaspettato: Federica si presentò in canile, chiese di parlare con la responsabile e spiegò che era impossibilitata a portare a casa un cane ma che avrebbe desiderato adottarne uno “a distanza”, prendendo l’impegno di recarsi una volta la settimana in canile per portarlo a passaggio.
Quel giorno Federica fra gli oltre 200 cani presenti in canile scelse lui: Occhione, meticcio segugio spaventato ma con tanta voglia di coccole. Da quel giorno e per 5 anni Federica ogni settimana si è presentata in canile per portare Occhione a passeggio, per coccolarlo e poi riportarlo nel suo box. Occhione ogni settimana l’ha attesa con ansia e fiducia.
Finalmente la costanza e la determinazione di Federica e la fiducia di Occhione sono state premiate: Federica si è sposata e ha trovato una nuova casa, lunedì 17 agosto 2015 al termine della consueta passeggiata a guinzaglio con Federica, Occhione non è rientrato nel box del canile dove ha trascorso quasi tutti i suoi 11 anni di vita ma è entrato finalmente in una vera casa insieme alla sua adorata Federica e questa volta sarà per sempre!
“Gli avevo promesso 5 anni fa che lo avrei portato a casa, ci ho messo molto tempo ma alla fine ho mantenuto la promessa!” commenta Federica coccolando il suo Occhione. “I cani adulti o anziani sono quelli che hanno meno possibilità di trovare una famiglia – spiega Cristina, responsabile del canile intercomunale Punto e Virgola – vedere un cane anziano, per di più di razza segugio, andare in una famiglia è una grande gioia”.