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Cronaca

Immigrazione, CGIL: come si 'fabbricano' stranieri irregolari

Sono a migliaia nella nostra città gli stranieri che perdono il diritto di soggiorno e rimangono come clandestini sul territorio. Secondo Franco Zavatti (Cgil) vanno cambiate le norme, per evitare che i clandestini si trasformino in criminali

"In nome della sicurezza e del controllo sociale del territorio, alcune norme vanno riscritte con la massima urgenza", ha detto Franco Zavatti, Cgil Modena-coordinatore legalità e sicurezza Cgil regionale. Secondo Zavatti infatti il cosiddetto "Decreto flussi 2010" ha 'creato' centinaia di migliaia  di stranieri irregolari/clandestini, come una vera e propria fabbrica che fa un grosso favore anche alla criminalità. Sarebbero infatti 684 mila in Italia, ed oltre 44 mila in Emilia Romagna, secondo un recente studio Caritas e confermato dai dati Cgil i clandestini.

"La Cgil segnalò subito il rischio abnorme - dice Zavatti -. Centinaia di migliaia di persone immigrate regolari, con un regolare rapporto di lavoro, diventano irregolari a causa del mancato rinnovo del permesso di soggiorno, avendo perso il lavoro. Scaduti i permessi di lavoro, in gran parte a seguito della forte crisi, automaticamente tutti dovrebbero andarsene dal nostro Paese". A Modena, i posti delle 'quote' concessi dal Ministero erano solamente 1.360 a fronte di oltre 10.500 domande da parte di altrettanti lavoratori stranieri. Ne sono così rimasti esclusi circa 9.150. Di fatto però pochissimi di questi tornano effettivamente nelle loro zone di provenienza e i rimpatri forzati dall'Italia, in tutto lo scorso anno sono stati circa 16.000 - costando circa 10.000 euro l'uno - e poche decine dalla nostra provincia. Qualche decina accresce la popolazione carceraria e del Cie. La quasi totalità degli irregolari resta nel nostro territorio clandestinamente, spesso per cercare di continuare a lavorare anche in nero.

E' una tendenza dunque da cambiare, secondo Zavatti, che vede come conseguenza della clandestinità un aumento, anche nella nostra Provincia, di criminalità e conclude: "Le norme vanno riscritte. Sconcerta invece leggere, anche in questi ultimi giorni, di demenziali proposte 'padane', che chiedono "di addestrare ed armare gruppi di volontari, in grado di contrastare con durezza ed efficacia" il crescente disagio da emarginazione e qualche rissa per le strade nei nostri centri cittadini! Le emergenze sociali e le povertà create dalla crisi economica, si sommano così a questa ulteriore emergenza costituita da una grande 'bolla' di stranieri resi clandestini da una legge miope ed inconcludente quanto socialmente cinica".

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