rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Carpi

Carpi, studente 11enne finge un'aggressione per farsi comprare lo smartphone

Il ragazzino è stato portato al pronto soccorso e poi presso la caserma dei Carabinieri, dove ha confessato di aver simultato tutto per dimostrare ai genitori come sarebbe utile avere un cellulare in caso di imprevisti

Ha destato sconcerto tra genitori e insegnati l’aggressione avvenuta qualche mattina fa a Carpi, in Via Bollitora, ai danni di un alunno di 11 anni; il ragazzino, mentre stava raggiungendo a piedi la scuola media Guido Fassi, è stato avvicinato da un uomo travisato in volto che, senza alcun apparente motivo, l’ha colpito più volte all’altezza dello stomaco ed è poi scappato via. Ciò nonostante, lo studente ha raggiunto ugualmente l’istituto scolastico prendendo parte regolarmente alle lezioni; a metà mattina, però, dopo aver lamentato dolori al ventre, ha chiesto all’insegnante di avvertire i genitori i quali, dopo averlo raggiunto a scuola, hanno appreso dal figlio cosa gli fosse accaduto quella mattina.

Naturalmente preoccupati l’hanno subito accompagnato al pronto soccorso dove il ragazzo è stato visitato e dimesso poco dopo con tre giorni di prognosi. La tappa successiva, dunque, è stata la caserma dei carabinieri. I militari, tuttavia, non ci hanno messo molto a capire che qualcosa di quella storia non quadrava, fintanto che il ragazzino, incalzato anche dalla madre, ha deciso di confessare.

“Mi sono inventato tutto perché voi non mi comprate un cellulare, tutti i miei amici ce l’hanno”, è stata la giustificazione addotta ai genitori. “E se mi avessero aggredito veramente? Come avrei potuto avvertirvi?”, ha provocatoriamente concluso. Il “piano” escogitato dal giovane, però, non ha sortito gli effetti desiderati; la madre, difatti, appreso di quella stramba iniziativa, ha sì promesso di acquistarglielo, ma al compimento del diciottesimo anno di età.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Carpi, studente 11enne finge un'aggressione per farsi comprare lo smartphone

ModenaToday è in caricamento