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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Apre il fuoco con una pistola nel centro di Rimini, studentessa modenese in carcere

La 25enne, studentessa universitaria nella città romagnola, ha dichiarato di aver acquistato l'arma nel Deep Web con l'intenzione di suicidarsi. Era stata blocccato dalla Polizia subito dopo gli spari nei pressi del ponte di Tiberio

Si è tenuta nella mattinata di sabato, davanti al Gip del Tribunale di Rimini, l'udienza di convalida della 25enne modenese che, nella tarda serata di mercoledì, ha esploso tre colpi di pistola a ridosso del ponte di Tiberio. La ragazza, difesa dall'avvocato Mirco Renzi, si trovava a Rimini in quanto studentessa universitaria e ha alle spalle un passato di tossicodipendenza e alcolismo. La giovane, che quella sera era in stato di alterazione, si è giustificata raccontando di aver avuto intenti suicidi e di volerla fare finita.

Proprio per questi motivi, navigando nel Deep Web, aveva acquistato la pistola, un Glock 9 millimetri, recuperata dagli inquirenti della polizia di Stato e risultata rubata a Santarcangelo. Sempre secondo il racconto della modense, prima di rivolgere l'arma contro di sè avrebbe sparato, per tre volte, per cercare di capire il funzionamento della pistola. Dopo il terzo sparo, tuttavia, erano arrivati gli agenti della polizia di Stato a disarmarla e a portarla in Questura.

Una versione che non ha convinto più di tanto il Giudice per le Indagini Preliminari il quale ha disposto che la 25enne resti in carcere fino a quando non si troverà posto in una comunità di recupero per tossicodipendenti.

A dare l'allarme, poco prima delle 23 dell'8 agosto scorso, erano stati i tanti pasanti che affollavano il centro storico riminese in occasione della Shopping Night che, attirati dai tre spari, hanno chiamato le forze dell'ordine. Diverse pattuglie della polizia si Stato, già in zona per sorvegliare la manifestazione, erano accorse sul posto e, la prima ad intervenire, è stata una ispettrice in servizio appiedato col reparto Prevenzione Crimine della Liguria. Gli agenti avevano trovato la 25enne sulla banchina del porto, nei pressi del cantiere per la passerella galleggiante, e l'avevano bloccata immediatamente. 

Secondo le testimonianze raccolte dagli agenti della polizia di Stato a ridosso del ponte di Tiberio, tre sono stati i colpi esplosi dalla giovane che ha mirato in acqua. Dopo il primo sparo, altri due in rapida successione anche se, nell'immediatezza, il personale della Questura ha trovato solo due bossoli sul luogo. La 25enne avrebbe scavalcato la recinzione che delimita il cantiere della passerella galleggiante e, raggiunta un'imbarcazione abbandonata, avrebbe impugnato l'arma esplodendo i colpi.


 

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