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Cronaca Caduti in Guerra / Viale Martiri della Libertà, 38

Emergenza furti d'arte, il Prefetto convoca un tavolo di lavoro

Prefettura, Procura, Provincia, Amministrazione comunale, Diocesi e Soprintendenza si siederanno attorno a un tavolo per affrontare il problema dei furti nelle chiese, che ha nel quadro del Guercino la sua vittima più illustre

Il Prefetto di Modena, Michele di Bari, a seguito del furto della tela del Guercino consumato nei giorni scorsi nella chiesa di San Vincenzo a Modena ed anche in relazione al crescente fenomeno di furti di opere d’arte negli edifici di culto registrata in provincia nelle ultime settimane, ha indetto per il giorno 28 agosto prossimo, alle ore 10.30, una riunione orientata a fare il punto della situazione rispetto al delicato tema.

All’incontro, oltre ai Vertici delle Forze di polizia, il Prefetto ha invitato anche il Sindaco di Modena, il Presidente della Provincia, S.E. l’Arcivescovo di Modena, il Procuratore della Repubblica di Modena ed il Soprintendente ai Beni artistici e storici di Modena.

L’iniziativa è sollecitata dalla constatazione che, in tempi recenti, l’attenzione della criminalità si è rivolta ad aggredire il patrimonio storico artistico di cui è ricco il nostro Paese, prendendo di mira soprattutto le Chiese, dove si concentra una significativa presenza di oggetti di pregio i quali, ancorché non sempre di elevatissimo valore commerciale, rappresentano comunque una preda appetibile da inserire fruttuosamente nei circuiti del fiorente traffico illecito di opere d’arte, articolato anche al di fuori del territorio nazionale.

“La riunione – si legge in una nota della Prefettura - si prefigge quindi lo scopo di definire congiuntamente, strategie condivise che portino, da un lato, ad una più efficace tutela dei beni artistici, attraverso una completa mappatura delle opere di maggior rilievo e la predisposizione o il rafforzamento delle misure di difesa passiva, e dall’altro incrementino l’azione di prevenzione e di vigilanza presso luoghi dove essi sono custoditi.  Ciò nel convincimento, - prosegue la Prefettura - che solo un’azione sinergica ed integrata tra i diversi soggetti interessati al tema della salvaguardia di quella che rappresenta una delle più preziose cifre distintive dell’Italia nel mondo, possa consentire di scoraggiare il compimento di ulteriori atti di tale natura, impedendo che importanti ed uniche testimonianze del nostro passato vengano sottratte alla fruibilità di tutti e diventino motivo di lucro per delinquenti senza scrupoli”.

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