"Letta? Meglio di Monti, ma le promesse si scontrano con la realtà"

Molto meno freddo, più portato al dialogo e al confronto rispetto al suo predecessore. Questa la valutazione espressa dai rappresentanti di Sisma.12, comitato che raccoglie istanze per la ricostruzione e proteste dei terremotati dell'Emilia, che, però, rimarca un punto dolente: "C'è stato un miglioramento nel passaggio da Monti a Letta - hanno ammesso - ma non tale da renderci ottimisti". A distanza di tre giorni dalla visita del premier nella Bassa modenese, Sisma. 12 ha voluto ribadire a Cavezzo quali siano i numeri di un'emergenza che persiste a un anno dal terremoto.

"Letta - ha detto Sandro Romagnoli, portavoce del comitato - non si è sottratto al confronto con la gente, a differenza di Monti, ma le promesse rassicuranti cozzano contro la realtà dei fatti. In Emilia-Romagna sono oltre 27.000 gli edifici danneggiati, ma sono state presentate solo 2.660 pratiche di richiesta di contributo. Di queste, 600 sono in pagamento per un ammontare di circa 40 milioni di euro, a fronte di stime che parlano di 10-15 miliardi di danni".

Sisma.12 denuncia il fatto che solo chi aveva già risorse è potuto ripartire, e chiede che si passi dall'attuale contributo per la ricostruzione - la cui erogazione è, secondo il comitato, rallentata dalla burocrazia e non pienamente garantita data la natura del finanziamento - a un indennizzo certo pagato dallo Stato al beneficiario. 'Sisma.12' ritiene anche che la copertura del 100% dei danni alla prima casa sia in realtà "fittizia perché i parametri di costo dettati dalla Regione sono troppo stringenti". Il comitato chiede anche la sospensione degli studi di settore almeno per il 2012 e il 2013 per le popolazioni colpite dal sisma.