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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Finale Emilia

Terremoto, agroalimentare: nei caseifici un milione di forme danneggiate

Danneggiate dal sisma oltre 648mila forme di Parmigiano Reggiano e 344mila forme di Grana Padano. Il presidente della commissione agricoltura dell'Europarlamento: "Stiamo valutando tutte opzioni per fronteggiare problema"

Oltre 648mila forme di Parmigiano Reggiano Dop, 344mila forme di Grana Padano Dop, 38 imprese agroalimentari tra Emilia e Lombardia gravemente danneggiate dal sisma. Questa la situazione critica accertata nei giorni scorsi dal Nucleo Antifrodi dei Carabinieri di Parma. Il conteggio costituisce solamente un primo bilancio delle attività compiute a partire dal 30 maggio per l'assistenza alle popolazioni rurali e alle imprese del settore. Assieme al personale della Protezione Civile, i miltiari hanno anche installato tendaggi per 20 aziende zootecniche e hanno rimosso le carcasse degli animali morti nel crollo delle stalle (50 i sopralluoghi compiuti nelle imprese danneggiate). L'attività, inoltre, ha visto anche l'esecuzione di sopralluoghi per la constatazione dei danni in allevamenti, casolari e centri di stoccaggio dei prodotti agroalimentari per il riconoscimento del beneficio anticipato degli aiuti nazionali e comunitari.

CONTROMISURE - Oltre al Presidente della Repubblica, ieri è intervenuto nella Bassa Modenese anche il presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale dell'europarlamento Paolo de Castro (Pd): insieme al presidente della Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini e al presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai, si é recato in visita presso alcuni dei caseifici profondamente danneggiati dagli eventi sismici. "Ho visto con i miei occhi devastazione e danni ingenti - ha detto de Castro - sia alle infrastrutture sia ai prodotti, in particolare, quelli subiti dalle forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano. A tutti coloro che oggi stanno soffrendo per le conseguenze del tragico evento, voglio dire che, insieme al Governo nazionale, stiamo valutando tutte le possibili opzioni in sede europea per fronteggiare la situazione e risollevare le sorti del comparto. La rimodulazione del 4% dei fondi sullo sviluppo rurale da indirizzare al Piano regionale emiliano rappresenta in tal senso una prima importante tappa. Da parte nostra, in Parlamento Europeo, non appena ci sarà la notifica alla Commissione Europea, faremo tutte le possibili pressioni per approvare celermente la procedura".

RISORSE - "Un'altra strada a cui si sta lavorando - ha concluso De Castro - riguarda la possibilità di reperire risorse comunitarie da utilizzare in sede nazionale, oltre che per i danni infrastrutturali, anche per agevolare il ritiro dei prodotti al prezzo di mercato. Tutto ciò, unito allo spirito costruttivo che ha sempre contraddistinto le popolazioni emiliane e che anche oggi ho avuto modo di riscontrare, contribuirà a fronteggiare l'emergenza e a rilanciare velocemente il sistema agroalimentare locale".

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