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Cronaca Mirandola

Terremoto, il Presidente Napolitano contestato a Mirandola

Qualche applauso e molti fischi per il Capo dello Stato in visita nelle zone colpite dal sisma: "Mirandola? Non un posto dove fare scampagnate, ma un grande centro tecnologico europeo e noi lo faremo rivivere"

"Ieri sera ho firmato ad occhi chiusi il decreto per le zone terremotate, ma guardandolo oggi mi pare proprio che rappresenti una buona risposta".  Così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenuto stamattina in Regione, in un incontro con i rappresentanti delle istituzioni in prima linea nel rispondere all'emergenza terremoto che si è abbattuta sulle province di Modena, Reggio, Ferrara e Bologna.In Regione a Bologna. Secondo il Capo dello Stato, ''è stata colpita al cuore un'area di eccellenze dal punto di vista storico, artistico, culturale e religioso e dal punto di vista del grado di sviluppo economico e sociale, del civismo e della capacità di vita associata. L'obiettivo fondamentale è la salvaguardia di tutto questo - ha concluso - e il ristabilimento di queste condizioni e conquiste''.

CONTESTAZIONE - A termine dell'incontro istituzionale in viale Aldo Moro, nel pomeriggio Giorgio Napolitano si è diretto a Mirandola dove è stato accolto da pochi applausi e molti fischi. Circa 150 persone (molti i comuni cittadini colpiti dal sisma, pochi i soggetti riconducibili ai centri sociali venuti dalla città), hanno contestato il Capo dello Stato gridando "Buffone", "I soldi non arriveranno mai" e "Faremo la fine dell'Abbruzzo". Accoglienza più cordiale, invece, all'interno del tendone accompagnato dal Presidente della Regione Vasco Errani, dove ha incontrato i volontari della protezione civile e qualche centinaio di sfollati. "L'applauso vero non lo merito io ma solo voi per quello che avete fatto, per quello che farete - ha detto ai terremotati - L'Emilia non sarà dimenticata, l'Italia è uno Stato degno di rispetto, siamo una grande nazione che non può venire meno ai suoi doveri quando una parte di essa è ferita a morte".

SALUTO - Prima di congedarsi, Napolitano ha confermato l'impegno delle Istituzioni per la Bassa Modenese: "In questa occasione drammatica molti italiani hanno, ad esempio, scoperto cosa è Mirandola, non un posto dove fare scampagnate, ma un grande centro tecnologico europeo e noi lo faremo rivivere. Non ho dubbi che l'Emilia si rialzerà, voi siete gente forte". Napolitano ha concluso l'incontro ricordando che lo Stato c'è e ci sarà ma che serve da parte loro "pazienza e coesione nel tempo".

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