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Cronaca Finale Emilia / Massa Finalese

Massa Finalese: il parrocco annuncia una scossa, ma è tutta una bufala

In paese e nei social network si rincorre una voce smentita fermamente dal diretto interessato: durante una messa, il parroco avrebbe annunciato l'arrivo di una nuova scossa di terremoto per sabato 22 settembre

Un cliché tipico della peggiore letteratura catastrofista o degli ultimi B movie di fantascienza: l'arrivo di una calamità naturale mezzo apparizione, sogno o visione. Questo sarebbe accaduto secondo alcune voci che circolano a Massa Finalese, frazione di Finale Emilia, grazie soprattutto ai social network: nella giornata di domani, sabato 22 settembre, un nuovo evento sismico si sarebbe abbattuto sulla Bassa Modenese già martoriata dei terremoti del maggio scorso.

Secondo le dicerie che sono corse di bocca in bocca e di computer e in computer su Facebook, a vestire i panni di profeta di sventura sarebbe stato il parroco della cittadina durante una messa. Come riportato dall'Agenzia Giornalistica Dire, nel bel mezzo della funzione il sacerdote avrebbe rivelato ai fedeli di avere avuto in sogno l'apparizione della Madonna: "Niente di più falso - ha smentito don Jean Jacques Meyong, parroco di Massa Finalese - non capisco il perchè di una tale montatura. Per smascherare la diceria basta dimostrare che nessuno sa dire in quale messa io avrei fatto questa dichiarazione".

Inevitabile la discussione sui social network e sui forum. Sulla pagina  Il profilo su Facebook Finale in piedi è stato organizzato una sorta di raduno collettivo intitolato "Sul campanile in attesa dell'apocalisse": "Resterò in attesa della grande scossa (scossette da meno di 3.0 non valgono) - ha scritto Maurizio Goldoni, artefice del singolare appuntamento - E allora i casi saranno due. La scossa non arriva: ”Finale in piedi” avrà ancora più amici, i terremotati più simpatia e solidarietà, e magari venderò qualche foto o qualche libro in più. Il parroco, invece, non potrà più nemmeno profetizzare che domani forse pioverà, pena uno spernacchiamento corale. Secondo caso, la scossa arriva: eh, devo dire che mi dispiacerebbe, e mica solo perché avrei perso la scommessa. Mentre tutto crolla, la fede di alcuni presenti sarebbe rafforzata (per qualche secondo), mentre la mia miscredenza non avrebbe molti sostenitori, e poi, fatto non trascurabile, ci lascerei la pelle. Ma siccome ho il presentimento che nulla accadrà, mi sento tranquillo e sereno, anzi eccitato all’idea di far tornare l’attenzione dei media su di noi. Tanto, il parroco non confermerà mai quella profezia - ha concluso Goldoni - Se lo facesse, le uniche conseguenze sarebbero penali (denuncia per procurato allarme, ndr), e solo per lui (a meno che la Chiesa non lo salvi prima), e non certo un’altra catastrofe. Del resto, la mia profezia vale quanto la sua, e lo sfido pubblicamente a dimostrare il contrario".

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