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Cronaca

Torna il Via Emilia Doc Fest, il festival dei documentari che vedrà protagonista Pasolini

Via Emilia Doc Fest 2015 arriva alla sua 6° edizione e vedrà protagonista quest'anno il maestro Pasolini, che sarà ricordata dopo i quarant'anni dalla sua scomparsa. In festival quattro giorni di documentari ed incontri dal 5 all'8 Novembre

Torna il  ViaEmili@DocFest, il festival del cinema documentario che si svolgerà al Teatro dei Segni di via San Giovanni Bosco 150 a Modena dal 5 all’8 novembre con quattro giorni di proiezioni tutte gratuite. Quest'anno al centro ci sarà la figura di Pier Paolo Pasolini, infatti si celebreranno i  quarant’anni della scomparsa del maestro, che con il suo  “Non essere cattivo” rappresenterà l’Italia agli Oscar, al centro della sesta edizione del festival. 

Mai come oggi il cinema del reale ha vissuto un momento così esaltante - spiegano i due curatori artistici - È il segnale che la fiction ha saturato il pubblico a forza di remake, sequel, prequel e reboot e la stessa serialità televisiva, la vera novità dirompente degli ultimi anni, sta cominciando a mostrare segni di stanchezza per ripetitività e mancanza di coraggio. Ecco allora la necessità di un appuntamento come il ViaEmili@DocFest. L'importanza del Festival è in ascesa, merito da un lato della capacità di questo specifico genere di attrarre pubblico e, dall’altro, della rete di associazioni ed enti che da anni si occupa di questo progetto e continua a portare a Modena documentari di qualità”.

VEDI IL PROGRAMMA COMPLETO. 

La rassegna, curata da Fabrizio Grosoli, critico cinematografico e da Roberto Roversi, presidente nazionale dell’Associazione Unione Circoli Cinematografici (Ucca), quest’anno presterà particolare attenzione al documentario femminile con la presentazione di sette opere realizzate da altrettante registe, tra cui molte modenesi. Attesissimo ospite Gianfranco Pannone, che racconterà le barricate di Parma nel 1922 (“Trid cme’ la bula”) e tre storie di vita ai piedi del Vesuvio (“Sul vulcano”). In programma anche l’anteprima di “Napolislam” di Ernesto Pagano, fulminante affresco sul vissuto quotidiano dei convertiti all’Islam nella cattolica Napoli di oggi. 

Per Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura del Comune di Modena: “Questa manifestazione che sta mettendo radici nella nostra terra continua a dare frutti quasi all’insegna della ‘biodiversità’ rispetto agli sguardi dominanti. E questo è di per se stesso un valore che merita che le diverse mani che curano la crescita di questa pianta continuino a coltivarla anche con il sostegno istituzionale”.

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