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Cronaca

I sindacati rompono con Coop Estense, 12 ore di sciopero

Le trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale arrivano a un punto morto e le sigle sindacali proclamano unitamente lo sciopero. Ogni supermercato gestirà autonomamente un pacchetto di 12 ore di astensione dal lavoro

Il clima tra rappresentati sindacali e vertici di Coop Estense era da tempo molto teso, visto il prolungarsi della vertenza sul contratto integrativo aziendale (CIA). Dopo mesi di solleciti e trattative, i lavoratori avevano manifestato il loro dissenso nei confronti delle scelte del colosso cooperativo della Grande Distribuzione, con un presidio di fronte ai Portali di Modena. In quella sede i leader sindacali ancora confidavano in una ripresa delle trattative, ma alla fine si è arrivati ad una netta rottura. É stato infatti proclamato un primo pacchetto di 12 ore di sciopero che è demandato alla gestione delle RSU\RSA e delle singole strutture commerciali dei territori di Modena e Ferrara.

“La vertenza rappresenta un caso unico in tutto il panorama della distribuzione cooperativa – sottolineano Filcams, Fisascat e Uiltucs . Tutte le altre grandi cooperative di consumo hanno un CIA vigente sottoscritto da lle tre organizzazioni sindacali, a dimostrazione che le responsabilità del mancato accordo sono da attribuire alle scelte d’indirizzo contrattuale della dirigenza di Coop Estense”. Senza andare troppo lontano, nel 2013, con percorsi ed esiti differenti, dopo pochi mesi di trattativa, sono stati rinnovati i contratti integrativi di Coop Nordest e Coop Adriatica, in Adriatica di recente è stato siglato un importante protocollo di welfare aziendale.

I rappresentanti dei lavoratori spiegano: “Il tentativo ultimo di Coop Estense di screditare le rappresentanze sindacali dichiarando che le stesse pretenderebbero un contratto vecchio è solo un'illazione. Coop Estense continua a nascondersi dietro la scusa che le organizzazioni sindacali non abbiano fatto proposte per non ammettere che la trattativa è stata costretta su un'unica istanza dell'azienda: ridurre diritti e salario delle lavoratrici e dei lavoratori. Riteniamo – concludono Filcams, Fisascat e Uiltucs - che la cooperativa voglia scaricare la crisi sui lavoratori e che contrapponga i diritti all'occupazione”.

Per questi motivi si è avviata una fase di mobilitazione che si arresterà solo quando verrà riaperta una trattativa e si troverà un accordo su tutte le parti principali che sono state oggetto di confronto e nel rispetto delle istanze di entrambe le parti. “Convinti che difendere salario e diritti dei lavoratori non sia una proposta vecchia ma il ruolo imprescindibile delle organizzazioni sindacali dichiarano gli stessi sindacati - esortiamo soci, forze politiche e istituzioni a sostenere la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Coop Estense”. 

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