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Cronaca

Carte di credito e assegni clonati, escalation di truffe informatiche

Dalle truffe più comuni sui siti di annunci online, fino alla clonazione vera e propria di carte di credito e perfino di assegni. Sono i pericoli che si nascondono dentro la Rete e che cittadini modenesi e Carabinieri stanno affrontanto con sempre maggio frequenza

I reati di truffa sul nostro territorio sono in crescita: parola dei Carabinieri, che nell'anno appena concluso hanno divuto fronteggiare 1.500 denunce da parte dei cittadini. E, come naturale che sia, con al progressiva digitalizzazione della vita si sono traferiti in Rete anche questi reati, che sempre più spesso si consumano grazie alla “barriera” elettronica tra gli utenti e grazie a sofisticati congegni informatici.

Negli ultimi giorni in particolare, gli uomini dell'Arma di Modena e delle compagnie della provincia hanno risolto alcuni casi specifici, che ben evidenziano la varietà di questo tipo di reati. Fattori comuni non sono solo l'utilizzo del web e una certa dose di imprudenza, ma anche il fatto che recuperare le somme perdute richiede tempi lunghi e processi macchinosi.

Si parte dai casi più “banali” e frequenti, come accaduto ad una donna residente a Carpi che ha cercato di comprare online un telefono, vedendo svanire i 400 euro inviati al venditore. La signora aveva addocchiato un iPhone di ultima generazione, in vendita ad un prezzo appetibile su uno dei più noti siti di annunci: una volta che ha accreditato il denaro sulla carta PostePay del venditore, residente nel sud Italia, questi si è volatilizzato senza ovviamente inviare il prodototto. I Carabinieri sono facilmente risaliti al truffatore, semplicemente controllando l'intestatario della carta ricaricabile, che è stato denunciato.

Sempre a Carpi si è verificato un danno ben più grave e preoccupante. Il titolare di un'azienda meccanica si è accorto che dal proprio conto era sparita una somma di 1.600 euro, per un'operazione mai eseguita. In questo caso i Carabinieri sono riusciti ad appurare che la carta di credito aziendale era stata clonata e il denaro in questione era stato accreditato su due conti online di siti di scommesse. Nei guai sono finiti due cittadini campani, che evidentemente erano riusciti a dirottare i soldi per arricchire il loro portafogli digitale per il gioco d'azzardo.

Una cifra ancora maggiore, ben 38mila euro, è quella che è sparita dal conto di un imprenditore modenese di 51 anni. Anche in questo caso il web è stata solo una “vetrina” davanti alla quale il truffatore ha attirato la propria vittima. Il 51enne aveva scovato su un sito specializzato nella vendita di automobili una Porsche 911 ed aveva contattato il venditore dimostrandosi pronto all'acquisto. Dopo aver compilato e firmato un assegno, il modenese ne aveva inviato una foto al venditore, a garanzia della trattativa, per dimostrare cioè che era pronto a consegnarlo di persona non appena si fossero incontrati. Una semplice fotografia che è basta al truffatore, decisamente esperto, per clonare l'assegno e andare in banca ad incassarlo. Anche in questo caso i Carabinieri sono risaliti all'identità dell'uomo, un 34enne residente a Napoli, che è stato denunciato.

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