Serramazzoni ed Ungheria si scambiano saperi e sapori alla scuola alberghiera
Uno scambio di piatti, sapori e metodi tra i fuochi, ma anche un incontro internazionale che vede al centro la professione del cuoco. Sono questi i principi con cui si è svolto l'incontro tra studenti ungheresi e italiani presso la scuola alberghiera di Serramazzoni
Sono rimasti a Serramazzoni un mese i sei studenti ungheresi ospitati dalla Scuola Alberghiera e di Ristorazione Ial nell’ambito del progetto Erasmus Plus, il programma dell’Unione europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport 2014-2020. Gli studenti, allievi della Gundel Karoly Szakkepzo Iskola, la più rinomata scuola alberghiera di Budapest, hanno potuto conoscere da vicino la gastronomia italiana, in particolare quella dell’Emilia-Romagna, imparando nuovi piatti e nuove tecniche.
"Per noi queste esperienze all’estero sono molto importanti perché in Ungheria solo il 10 per cento dell’orario scolastico è dedicato alla cucina europea – afferma Timea Varga, l’insegnante che ha accompagnato gli studenti ungheresi – In questo mese trascorso a Serramazzoni i nostri allievi hanno visto come si preparano la pizza, i dolci e le torte tipiche della vostra regione."
A loro volta gli studenti della scuola di Budapest hanno mostrato ai ragazzi che studiano a Serramazzoni quali sono i piatti più tradizionali della cucina ungherese. Lo hanno fatto in particolare con un pranzo magiaro che, mentre gli allievi della Scuola Ial allestivano la sala, hanno preparato in cucina insieme ai loro coetanei italiani. Ai docenti, chefs e coordinatori della scuola sono stati serviti zuppa di gnocchi della Nyirseg (una regione nel Nord-Est dell’Ungheria), zuppa di gulasch con pasta pizzicata, petto di pollo all’ungherese, torba dobos e dolce di ricotta “alla Rakoczi”.
Le portate sono state accompagnare da vini tipici d’Ungheria. "La cucina esprime la cultura di un popolo - commenta Giuseppe Schipano, direttore della Scuola Alberghiera e di Ristorazione Ial di Serramazzoni – Quindi tra i nostri allievi e quelli ungheresi è avvenuto un vero e proprio scambio non solo di sapori, ma anche di saperi."
