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Cronaca

UniMoRe. "Premio sul futuro" alla ricerca sulle cellule staminali contro l'osteonecrosi

A Ilenia Mastrolia, giovane dottoranda Unimore, il "Premio sul Futuro" dell'Associazione Stem Cell Research Italy per uno progetto condotto con il Tecnopolo di Mirandola per l'utilizzo di cellule staminali nel trattamento dell'osteonecrosi

E' della giovane ricercatrice UniMoRe, Ilenia Mastrolia, il mreito di aver ottenuto il prestigioso“Premio sul Futuro”, importante riconoscimento attribuitole dall’Associazione Nazionale Stem Cell Research Italy.La ricercatrice, dottoranda del corso di Medicina molecolare e rigenerativa di Unimore, sta conducendo un progetto dal titolo  Autologous Mesenchymal Stem Cells in a Model of Femoral Head Osteonecrosis, incentrato sull’ utilizzo di cellule staminali in una patologia nota come osteonecrosi che colpisce, soprattutto, il femore e si manifesta in pazienti con dipendenze da alcool, sottoposti a trattamenti con cortisone e la cui eziologia non è ancora completamente nota.
 
In particolare, il gruppo di lavoro di cui fa parte Ilenia Mastrolia, guidato dal prof. Massimo Dominici di Unimore, sta conducendo studi sulla osteonecrosi in pazienti affetti da cancro.  “Nelle fasi avanzate della patologia l’unica alternativa è l’innesto di una protesi femorale, tuttavia – ha spiegato Ilenia Mastrolia - nelle fasi iniziali, invece, riteniamo sia possibile correggere la malattia mediante cellule staminali possibilmente del paziente stesso. Questi dati sono stati inoltre recentemente utilizzati per l’attivazione di uno studio clinico europeo multicentrico, dove questa cura sperimentale è stata già applicata ad una ventina di pazienti che ora sono in follow-up, per capire se la terapia sia sicura e raggiunga gli obiettivi prefissati. Similmente anche a Modena sono in corso protocolli clinici di rigenerazione ossea con cellule staminali non espanse in laboratorio per la cura dell’osteonecrosi."
 
Il progetto, sviluppato nei laboratori Unimore e presso il Tecnopolo di Mirandola, in collaborazione con i proff. Fabio Catani e Giorgio De Santis di Unimore, ha consentito la messa a punto di un modello pre-clinico per dimostrare la fattibilità dell’approccio. Il progetto gode del sostegno economico della Commissione Europea FP7/2007-2013 attraverso il progetto REBORNE, nel Programma H2020 nel progetto ORTHOUNION, grazie ad un grant della Regione Emilia Romagna (Programma di Ricerca Regione-Università 2010–2012—Strategic Program “Regenerative Medicine of Cartilage and Bone), dell’Associazione Sostegno Ematologia ed Oncologia Pediatrica - ASEOP e della Fondazione Guido Berlucchi per la ricerca sul cancro. 

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