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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Carlo Alberto dalla Chiesa / Viale Piersanti Mattarella

L'ombra della Camorra sull'usura: operazione della Guardia di Finanza

Prestiti a tassi a base annua dal 120 al 170% per imprenditori indebitati per la crisi e la dipendenza dal gioco d'azzardo: fermata coppia già indagata per favoreggiamento verso esponente del clan Mazzarella

Erogavano prestiti con interessi mensili tra il 5 e il 10%, tra il 120% e il 170% su base annua, a imprenditori modenesi in difficoltà o per la crisi economica o per motivi di gioco d'azzardo. Per questa ragione ieri mattina è stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria una coppia originaria del napoletano residente in città da circa vent'anni, lui, V. E., 62 anni, lei, A. B., 52. I due usurai, braccati dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena, con la loro attività illecita avevano accumulato immobili, auto, gioielli e conti correnti bancari (accertati movimenti per oltre un milione di euro) per un valore complessivo di 618mila euro, beni che sono stati tutti posti sotto sequestro dalle Fiamme Gialle.

INDAGINI - "Tutto è nato da una verifica fiscale avviata verso un imprenditore risultato poi essere caduto vittima di questi usurai - ha spiegato Michele Pallini, comandante della Guardia di Finanza - Dagli incroci eseguiti in banca dati e le analisi di rischio effettuate, l'imprenditore risultava essere un evasore totale che non aveva versato imposte. Successivamente, grazie ad un'intensa attività di ispezione e approfondimento, ci siamo resi conto di essere di fronte alla realtà drammatica dell'usura". Le vittime, infatti, erano per lo più imprenditori in grave difficoltà economica e venivano scelte dagli usurai frequentando le sale da gioco presenti in città: qui venivano individuati soggetti dipendenti dal gioco d'azzardo fortemente indebitati, ai quali veniva garantita ampia disponibilità di denaro contante per far fronte alle difficoltà economiche in cui versavano le aziende di proprietà.

CAMORRA - Con la restituzione a tassi di interesse del 10% mensile, i finanziamenti venivano concessi in contanti contestualmente alla consegna di assegni non intestati o cambiali firmate in bianco: "Coloro i quali erano capaci di offrire garanzie concrete con gioielli o orologi di pregio avevano la possibilità di fruire di uno 'sconto' del 5% mensile - ha chiarito il comandante - Tutti monili che potevano essere facilmente immessi nel mercato legale di rivendita grazie ai contatti tra gli arrestati e la criminalità organizzata campana". Ed è proprio quest'ultimo aspetto a destare maggiore attenzione: sui due fermati, infatti, sono ancora in corso indagini avviate nel 2010 per approfondire i legami sussistenti con il mondo della Camorra: "È stato accertato un contatto fra gli indagati e la criminalità organizzata - ha dichiarato il Procuratore aggiunto Lucia Musti - La coppia venne infatti indagata per favoreggiamento personale nei confronti di un personaggio del clan Mazzarella, un importante clan camorristico napoletano. La nostra terra favorisce la latitanza di personaggi della criminalità organizzata e la malavita mafiosa: questo succede per le persone che hanno in comune l'origine geografica con il latitante: certamente, questi elementi connotano la pericolosità dei due soggetti indagati". Dalle prime indiscrezioni, pare che la coppia di usurai piazzasse gli oggetti di valore raccolti sul mercato della ricettazione con la compiacenza di un gioielliere di Ischia.

IMPRENDITORI - Finora, sono state identificate quattro delle numerose vittime dei due usurai: si tratta di imprenditori attivi in settori disparati, dall'edile all'alimentari sempre su Modena. Recentemente, una delle vittime di usura era stato anche oggetto di un grave e presunto atto intimidatorio costituito dall’incendio di un magazzino utilizzato dall’impresa edile di sua proprietà: "Sull'episodio - ha concluso il comandante Pallini - sono tuttora in corso indagini per stabilirne la riconducibilità alla propria condizione di soggetto usurato". L'attività di investigazione prosegue con il fine di individuare altre vittime degli usurai sottoposti a fermo.

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