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Cronaca Vignola

Delitto di Vignola: scontro fra periti psichiatrici su Don Giorgio

Terminato il confronto fra gli esperti chiamati ad esprimersi nel processo che vede imputato Don Giorgio Panini, sacerdote 58enne accusato dell'omicidio di Sergio Manfredini. La difesa: "Don Panini incapace di intendere". Tesi opposta per il consulente del tribunale: "Personalità narcisista"

E'  terminato il confronto tra i periti psichiatrici chiamati a pronunciarsi nel processo con rito abbreviato che vede alla sbarra in Tribunale a Modena don Giorgio Panini, il sacerdote di 58 anni accusato di aver ucciso a coltellate l'amico Sergio Manfredini, 67, avvenuto la notte della vigilia di Natale 2009 a Vignola. La vittima ospitava da anni il sacerdote nella sua abitazione, e con lui aveva anche cointestato dei conti correnti. Secondo i pm Lucia Musti e Maria Angela Sighicelli, il parroco avrebbe ucciso perché la famiglia che lo ospitava (nell'aggressione rimasero feriti anche la moglie e il figlio di Manfredini, intervenuti per soccorrerlo) si opponeva ai suoi nuovi propositi in ambito immobiliare dopo che aveva avviato una relazione con una donna. Per il consulente della difesa, Mario Mantero, lo stress cui era sottoposto il sacerdote gli provocò uno stato dissociativo acuto e l'amnesia dell'imputato circa i momenti dell'aggressione lo dimostrerebbe. Il consulente del Tribunale, Elvezio Pirfo, pur definendo narcisista la personalità di don Panini e riconoscendo il suo stato di tensione, ha sostenuto invece che fosse in grado di intendere e di volere quando ha agito. Lo choc e l'amnesia che hanno colto il religioso, come sostenuto anche dai periti dell'accusa, per il perito nominato dal giudice sarebbero stati successivi all'assalto mortale. Il Gup Domenico Truppa ha fissato le prossime udienze per il 18 e 19 luglio. In quest'ultima data potrebbe essere emessa la sentenza.

(ANSA)

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