In un'Aula Magna del Barozzi gremita si è svolta stamane la contestata assemblea di Istituto del Liceo classico Muratori sul tema della teoria gender, dei diritti e della discriminazione. Assemblea contesta nei principi e nelle modalità nelle passate settimane, ma filata via liscia durante l'intera corso della mattinata. Sul palco si sono alternati come da programma la psicologa Cristina Chiari e il prof. di filosofia Lorenzo Barani, che hanno affrontato con le rispettive professionalità temi più ampi legati ai pregiudizi e alle relazioni familiari, supportati poi dalla visione di un video-documentario sulla transessualità.

Dopo l'intervallo è arrivato il turno di Alberto Bignardi dell'Arcigay e l'attesissima Vladimir Luxuria. L'esordio è stato dedicato, come da programma ad esperienze personali, volte a sensibilizzare gli studenti sul tema del rispetto delle diversità e della lotta ad episodi di bullismo che prendono di mira chi esprime una “sessualità differente”. Purtroppo l'intervento dell'ex deputata si è svolto a porte chiuse, dal momento che la Dirigenza scolastica non ha ritenuto opportuno concedere ai giornalisti la possibilità di presenziare, ufficialmente per evitare sovraffollamenti, ma fornendo – a nostro modestissimo avviso – un segnale non particolarmente positivo.

Vladimir Luxuria si è concessa ai microfoni delle testate giornalistiche prima di parlare ai ragazzi: “C’è stata grande partecipazione da parte degli studenti. Temi come differenze di genere e bullismo sono argomenti che devono essere affrontati e che interessano ai ragazzi. Nel mio intervento parlerò della mia esperienza e lascerò fuori la politica – ha annunciato l'ex deputato – La mia carriera scolastica è semrpe stata eccellente, mi sono laureata con 110 e lode ma più volte mi sono trovata sul punto di lasciare perché ho vissuto sulla mia pelle offese e discriminazioni. Ho resistito e questi ragazzi, volendo fortemente questa assemblea, hanno vinto perché hanno difeso il diritto all’ascolto”.

Gli studenti presenti in sala, circa 600, hanno accolto con entusiasmo gli ospiti, tributando loro frequenti applausi ed affidando ai social network le loro considerazioni e la loro soddisfazione. Tra i rappresentanti in special modo, era ben visibile l'orgoglio di essere riusciti a portare a casa – senza significative modificazioni – il progetto che si erano prefissi.

“Alle medie – ha aggiunto Luxuria – sono stata vittima di bullismo e durante una gita a Rimini ebbi il coraggio di confidare a un mio compagno il fatto che sentivo in me una parte femminile. Il giorno dopo, risalendo sul pullman che ci riportava a Foggia, mi sono accorto che tutti mi guardavano come un plotone d’esecuzione e ho capito che lui aveva rivelato il mio segreto. Ho subito schermaglie e offese. E ogni volta che sento ragazzi che vogliono lasciare e non ce la fanno mi si riaprono le ferite del passato – ha sottolineato, aggiungendo infine – Spero con la mia testimonianza di resistenza di poter affermare che la scuola deve essere un luogo per tutti e che bisogna discriminare gli omofobi e non certo le persone vittime di bullismo”.