La volpe modenese nel film "Torneranno i Prati" di Ermanno Olmi

Il Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso di Modena ha raccolto la richiesta del regista Ermanno Olmi nel cercare una volpe per il suo ultimo film. Si tratta di "Torneranno i prati", il film con cui Olmi vuole raccontare la Grande Guerra vista dal suo punto di vista. Dopo aver cercato in più zone, il Corpo Forestale dello Stato del Veneto, ha chiamato Il Pettirosso per cercare una volpe e portarla sul set.

"Nel giro di due settimane - spiega il responsabile Piero Milani - ci trovammo sull'Altipiano di Asiago portati dalle motoslitte sul set, era quasi mezzanotte e le tricee perfettamente ricostruite erano illuminate a giorno dai bengala che venivano sparati per ricreare l'atmosfera, intanto le nostre volpine proseguivano nel loro sonno. Sono due volpine che già da tempo erano state inserite (perchè non possibile liberarle in natura) nel progetto con i bambini non vedenti dell'unione ciechi, con le mani."

Piero racconta che il regista si trovava all'interno di una baracca di legno sommersa dalla neve, ricurvo che dirigeva tutto con le ricetrasmittenti. Ciò che ha colpito Piero è stata la lucidità del regista, incuriosito dalla bestiola, che aveva fermato tutto per ascoltare gli esperti. Voleva mettere a suo agio la volpe. Raccolte le informazioni si procedette con la passeggiata della volpe sotto alle trincee. 

"Mi sembrava - racconta emozionato Piero Milani - di esserci solo io e la volpina più giovane, era notte fonda, sulla neve con una luce tenue che illuminava il set, la piccola dopo un'attimo di esitazione incominciò a muovere i premi passi sotto alle feritoie della trincea si soffermò a guardarle e poi se ne andò dove l'Enrica la stava aspettando. In quel momento si sentì il regista pieno di soddisfazione, gridare: "buona la prima", poi esclamò "sembrava telecomandata..." La soddisfazione era tanto sua quanto nostra perchè anche questa volta abbiamo dimostrato di saper conoscere la stupenda fauna selvatica".