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Cronaca

Buk 2015, Zarzana spiega come la piccola e media editoria affronta la crisi

Francesco Zarzana prepara Buk per l'8° Edizione con 20.000 visitatori in due giorni. Intanto, ci parla del rapporto tra piccole e media editoria e crisi, e della relazione che i modenesi hanno con la lettura

8 anni fa cominciava a Modena l'esperienza Buk, il Festival della Piccola e Media Editoria, fondato da Francesco Zarzana. Il regista e scrittore aveva deciso di dare spazio a questo lato nascosto dell'editoria italiana, dopo una triste avventura con una grande casa editrice. Nel 2015 Buk si appresta a presentare la sua 8° Edizione con più di 20.000 spettatori in due giorni, numeri enormi per una città come Modena. 

EDITORIA ITALIANA, TRA CRISI E SUCCESSI. Il mercato librario italiano si aggira attorno ai 3,2 miliardi di euro, ma è in costante flessione, a causa della crisi, ma non solo. Infatti, 5 milioni di italiani ammettono di non leggere mai non solo un libro, ma anche i quotidiani. Un dato in contrasto con gli oltre 60.000 libri pubblicati all'anno (164 al giorno) e con le oltre 10 mila case editrici italiane, di cui però 7 mila sono in costante rischio di fallimento. 

I MODENESI E LA LETTURA. Secondo Amazon.com i modenesi preferiscono i libri di cucina ai romanzi, una scelta che non è dettata solo dall'insistente bombardamento di programmi pseudo-culinari, ma dipende soprattutto dalla lontana tradizione tra i fornelli. I romanzi però non dispiacciono certo ai modenesi, che nella classifica nazionale si collocano nella top ten. Altro dato positivo è la presenza di decine di migliaia di modenesi al Festiva della Filosofia e del gran numero di libri filosofici, o non, che vengono venduti durante quell'evento. I modenesi leggono e le case editrici modenesi sono attive in città. 

LA CRISI PREMIA I PICCOLI E MEDI EDITORI. Zarzana sottolinea che: "Il vero problema economico non lo hanno i piccoli e medi editori, ma quelli grandi, che propongono sempre gli stessi autori, e hanno costi fissi così elevati che la crisi può davvero farli fallire. La piccola e media editoria, è vero che vive per la sopravvivenza, ma è anche vero che è più dinamica e flessibile. Attraverso, poi, eventi come Buk è possibile darle spazio e permetterle di vendere, perché poi il nodo è quello".

VIDEO-INTERVISTA A FRANCESCO ZARZANA E ALL'ASSOCIAZIONE BUK. 

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